Tu sei qui: CronacaOverdose, 40enne salvo in extremis
Inserito da (admin), lunedì 22 maggio 2006 00:00:00
Lo hanno trovato privo di sensi, con una siringa conficcata nel braccio. Era nella sua auto, ferma contro un muretto. Un uomo di 40 anni, tossicodipendente, originario di Nocera Inferiore, è stato salvato dal rischio di una sospetta overdose. Il pronto intervento dei sanitari del 118 ha permesso di scongiurare conseguenze più gravi per il tossicomane, che si è ripreso grazie alla somministrazione di un farmaco. È accaduto nella zona di San Giuseppe al Pozzo, a Cava de'Tirreni. Per il tossicodipendente nocerino quella dose di eroina poteva rivelarsi letale.
Erano da poco trascorse le 2 di notte, quando alla centrale operativa del 118 è arrivata una richiesta di aiuto: «Un uomo si è schiantato con la sua auto contro un muro». La segnalazione è stata subito smistata al Saut (Servizio emergenza territoriale) di Cava per allertare gli operatori. L'ambulanza del presidio di via Guerritore già era fuori per un precedente intervento, così è stata allertata l'équipe del 118 di Vietri. Quando gli operatori sono giunti sul posto, si sono accorti che la situazione era più grave del previsto e, soprattutto, che non si trattava di un incidente stradale. L'uomo a bordo dell'auto aveva una siringa ancora conficcata nel braccio ed era privo di sensi. I sanitari hanno subito avviato le prime cure per rianimarlo. Poi, senza perdere tempo, hanno trasportato il 40enne al vicino ospedale "Santa Maria dell'Olmo". È iniziata, così, una corsa contro il tempo. I medici del Pronto Soccorso, diretti dal primario Carlo Sica e coadiuvati dal personale parasanitario, hanno cercato di rianimare il tossicodipendente. Le sue condizioni sono andate lentamente migliorando. L'uomo, infatti, ha ripreso conoscenza.
Con il passare delle ore il sospetto di un'overdose, causata da una partita di eroina killer, si è fatto più insistente. L'episodio, verificatosi nei giorni scorsi e trapelato solo ora perché coperto dal massimo riserbo, ha confermato i sospetti. L'uomo, sentito dalle Forze dell'Ordine locali, non ha voluto fornire alcuna informazioni sull'identità dei suoi fornitori. Le indagini hanno preso il via dal malore accusato dal tossicodipendente, che, dopo aver acquistato l'eroina, pare stesse ritornando a Nocera, ma prima si sarebbe fermato, spinto dal bisogno impellente di "bucarsi". Difficile per gli investigatori dare delle risposte ai tanti interrogativi. Primo della lista, chi fosse il fornitore di eroina per lo sventurato 40enne, senza la cui collaborazione è come cercare un ago in un pagliaio. Intanto, resta il rischio che dosi della stessa partita di eroina possano essere ancora in giro.
Fonte: Il Portico
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