Tu sei qui: CronacaPalermo, sequestrati beni per oltre 3 milioni all'autista di Matteo Messina Denaro
Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), mercoledì 12 marzo 2025 08:07:43
I finanzieri del Comando Provinciale di Palermo hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro per un valore complessivo di oltre 3 milioni di euro, emesso dal Tribunale di Trapani - Sezione Misure di Prevenzione nei confronti, in particolare, di uno dei principali fiancheggiatori di Matteo Messina Denaro.
Il sequestro è stato disposto all'esito di un procedimento di prevenzione avviato all'indomani della cattura del latitante su delega della locale Procura della Repubblica - D.D.A.
Gli accertamenti, nello specifico, sono stati finalizzati a ricostruire il profilo patrimoniale del soggetto sopra richiamato (già condannato, in via definitiva, alla pena di 9 anni e 2 mesi di reclusione) e del relativo nucleo familiare, nonché a tracciare possibili flussi di denaro diretti a finanziare la latitanza del "boss" di Cosa nostra.
In tale contesto, è stato possibile individuare numerosi bonifici e assegni emessi a favore di una delle persone più vicine a MESSINA DENARO, indice di una concreta attività di sostegno assicurata attraverso la messa a disposizione di ingenti somme di denaro.
Pertanto, il Tribunale di Trapani - Sezione Misure di Prevenzione, in accordo con le ricostruzioni dei finanzieri e condividendo quanto prospettato dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, nel ravvisare una situazione di evidente sperequazione tra fonti di reddito e impieghi, ha disposto il sequestro di:
- n. 2 società operanti nel settore della coltivazione, lavorazione e conservazione di frutti oleosi, frutta e ortaggi, ubicate entrambe a Campobello di Mazara (TP);
- n. 7 immobili (appartamenti e terreni), localizzati a Campobello di Mazara (TP) e Castelvetrano (TP); - n. 3 rapporti bancari;
- n. 1 autoveicolo,
Referente: Col. t.SPEF Carlo Pappalardo Comandante del Nucleo PEF di Palermo; Contatti: 3358359739
per un valore complessivo stimato in oltre 3 milioni di euro.
Il servizio testimonia ancora una volta l'azione che la Guardia di finanza svolge, nell'ambito delle indagini delegate dalla Procura della Repubblica di Palermo, a contrasto dei patrimoni di origine illecita con la duplice finalità di disarticolare in maniera radicale le organizzazioni criminali mediante l'aggressione delle ricchezze illecitamente accumulate e di liberare l'economia legale da indebite infiltrazioni della criminalità, consentendo agli imprenditori onesti di operare in regime di leale concorrenza.
Il provvedimento è stato disposto in attesa del contraddittorio che avrà luogo nell'ambito dell'udienza fissata dinanzi al citato Tribunale.
Fonte: Positano Notizie
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