Tu sei qui: CronacaParcheggi: Tar Napoli conferma interdittiva a ditta appaltatrice Maiori e Minori
Inserito da (redazionelda), venerdì 29 gennaio 2016 11:33:08
«Con la sentenza numero 201600107, depositata il 12.01.2016, la Prima sezione del Tribunale amministrativo di Napoli ha respinto il ricorso della Società che gestisce le strisce blu a Minori e Maiori, confermandone la vicinanza al clan dei Casalesi».
Ad annunciarlo attraverso una nota trasmessa alla nostra Redazione i consiglieri di minoranza di "Progetto per Minori" Fulvio Mormile e Giovanni Proto secondo cui: «questa bruttissima vicenda, che ci ha visti addirittura sedere sul banco degli imputati, prima per mano dell' impresa e poi per la denuncia di un vigile urbano, vede il suo epilogo nella maniera più logica possibile, così come ci aspettavamo, questo il cuore della vicenda riassunto in sentenza. "La richiesta di misura cautelare è stata avanzata, tra l'altro, in relazione al reato di cui all'art. 353 c.p. (turbata libertà degli incanti) con l'aggravante del c.d. metodo mafioso ex art. 7 della L. n. 203/1991 e reca il seguente capo di imputazione: "in concorso e previo accordo tra loro, con pluralità di condotte esecutive di un medesimo disegno criminoso...turbavano la pubblica gara del pubblico appalto relativo al servizio di gestione aree di sosta a pagamento...del Comune di Aversa...al fine di consentire l'aggiudicazione della medesima all'ATI. In particolare venivano poste in essere...condotte collusive con mezzi fraudolenti...finalizzate ad impedire la partecipazione di ditte concorrenti alla gara di appalto nonché finalizzate a consentire l'eliminazione di ogni ostacolo alla aggiudicazione in favore dell'ATI alla quale la predetta società era consorziata... Con l'aggravante di aver commesso il reato al fine di agevolare il sodalizio camorristico denominato clan dei casalesi e con le modalità previste dall'art. 416 bis c.p. In Aversa, dal mese di febbraio 2008 al mese di luglio 2012". Restano ancora inevase le nostre richieste di chiarimenti al consiglio comunale, che sono state poste sia come interrogazione che con l' invito di convocazione di un consiglio Comunale specifico, né si è potuto sapere per quale motivo il comandante dei vigili urbani non dà seguito al diniego di sospensiva ad opera del presidente del Tar del 27.07.2015. Un appello lo rivolgiamo all'assessore Bonito, che, in un pubblico consesso, all' indomani della sospensione della revoca, ci invitò a chiedere pubblicamente scusa alla cittadinanza con manifesto, per avere incautamente accostato il nome di Minori al clan dei Casalesi: "Dimettiti, e prima possibile, il tuo essere uomo delle istituzioni ed il ruolo che hai avuto nell' intera vicenda te lo impongono". A tutti i consiglieri che, congiuntamente, firmarono un manifesto definendoci dei poco di buono, per poi venire in consiglio a votare contro una commissione trasparenza da noi caldeggiata, la quale avrebbe di sicuro chiarito ogni cosa, diciamo: "prendete atto che siete rimasti inermi rispetto all' allarme giustificato che avevamo dato, preferendo andare dietro alle fantasie del sindaco che ci definiva visionari, diffamandoci ripetutamente».
Fonte: Il Vescovado
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