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Patto di stabilità, spada di Damocle sul Comune

Inserito da La Redazione (admin), giovedì 24 novembre 2011 00:00:00

6 milioni di euro da recuperare entro il 31 dicembre prossimo, pena lo sforamento del Patto di stabilità. È “allarme rosso” a Palazzo di Città, dove l’Amministrazione comunale rischierebbe un pesante crac finanziario nel caso non riuscisse a racimolare il bottino necessario entro la data prevista.

Già da tempo impegnato nel rientro dei crediti, l’Ente metelliano, con il forte sostegno della filiera istituzionale provinciale e regionale, avrebbe di recente richiesto al Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, l’ottenimento dei finanziamenti per il sottovia veicolare (parte dei quali anticipati dallo stesso Comune) e degli stati di avanzamento dei lotti dei prefabbricati leggeri. Finanziamenti utili per risanare, almeno in parte, il buco economico.

A questi, poi, andrebbero ad aggiungersi le altre attività programmate dal Comune per riparare la voce “Bilancio”. Su tutte la vendita degli immobili comunali, l’alienazione dei mini alloggi di via Ferrigno, via Ferrara, della Traversa Vecchione e di alcuni locali commerciali siti in Corso Umberto I.

A tale proposito, in merito in particolare alla vendita del Complesso Monumentale di San Giovanni, va rimarcato che il gruppo consiliare del PD si è fin dall’inizio opposto a tale soluzione, ritenendo l'edificio un inestimabile valore storico-patrimoniale della città. E, dopo la riproposizione di una nuova asta pubblica (la prima, si ricorda, è andata deserta) con un ulteriore ribasso del prezzo (fissato a 8.500.00,00 euro), il gruppo del PD si appresta a presentare un esposto alla Procura Generale della Corte dei Conti ed al Direttore Generale delle Finanze presso la Ragioneria Generale dello Stato, proprio nell'ottica di bloccare l'operazione di vendita.

Nonostante ciò il governo Galdi sembrerebbe andare dritto per la propria strada senza ammiccare a ripensamenti. Anzi, il vicesindaco ed assessore al Patrimonio, Luigi Napoli, avrebbe più volte ribadito il rispetto della legge, nonché l’urgente necessità, dell’azione intrapresa dall’Amministrazione. La scottante tematica sarà, comunque, affrontata dal prossimo Consiglio comunale, convocato dal Presidente Barbuti per lunedì 28 novembre.

Ma quale potrebbe essere il destino dell’Ente nel caso venga sforato il Patto di stabilità? Anticipando le infelici conseguenze economiche, sicuramente l’attività verrebbe circoscritta all’ordinaria amministrazione, come spiegato dall’assessore al Bilancio, Alfonso Laudato, con la conseguenza dello stop agli investimenti ed alla realizzazione di nuovi progetti. E proprio per evitare ciò, l’Amministrazione comunale starebbe spingendo anche per l’approvazione dell’asta pubblica relativa ai mini alloggi ed agli esercizi commerciali del centro storico di recente ammessi alla lista dei beni comunali da vendere.

In riferimento ai mini alloggi, l’Agenzia del Territorio di Salerno avrebbe, inoltre, stimato una cifra di 130/140mila euro per ognuno di essi, anche se l’Agenzia territoriale di Napoli non avrebbe ancora dato l’ok al nuovo bando. Anche in questo caso, tuttavia, non mancano dissapori. Oltre agli esponenti del PD metelliano, a lamentarsi sarebbero anche gli attuali occupanti delle abitazioni in oggetto, i quali ritengono che le case siano di edilizia residenziale pubblica e quindi non alienabili a prezzi di mercato.

Fonte: Il Portico

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