Quaranta chilogrammi di datteri di mare. È quanto hanno rinvenuto stamani i Carabinieri dell'Aliquota Operativa della Compagnia di Amalfi a bordo dell'auto di un uomo, C.A., 45enne pescivendolo di Castellammare di Stabia.

Il carico è stato rinvenuto dai Militari coordinati dal capitano Roberto Martina nel corso di un regolare controllo alla viabilità sulla Strada Statale 163 Amalfitana nel comune di Conca dei Marini, all'altezza dell'ingresso per la Grotta dello Smeraldo.

I molluschi, la cui pesca è notoriamente assolutamente vietata, erano occultati nel cofano dell'auto in due taniche e in una cassetta di plastica avvolte in grossi sacchi neri da rifiuti, insieme a due borsoni con alcune mute utilizzate per la battuta illegale di pesca nelle acque del posto, verosimilmente avvenuta di notte ed insieme ad altri complici, sicuramente già allontanatisi a bordo di qualche natante.

L'uomo, non nuovo a questo genere di reati, è stato denunciato a piede libero per pesca illegale di specie animali protette e deturpamento di bellezze naturali. I datteri sono stati sequestrati e fatti analizzare dal servizio sanitario dell'ASL in attesa delle disposizioni dell'Autorità Giudiziaria.

Da oltre venticinque anni che la pesca dei datteri (Lithophaga lithophaga) è vietata, poiché provoca alterazioni ai fondali rocciosi con distruzione dell'ambiente marino: solo il trascorrere di diverse decadi consente il ripristino del danno ambientale.