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Cava de' Tirreni, Milano, Simonetta Lamberti, Antonio Pignataro, carcere, tumore

Pignataro, parla l'assassino di Simonetta Lamberti: «Ho due tumori, mandatemi ai domiciliari»

Lo storico affilato alla Nuova camorra organizzata di Raffaele Cutolo, poi passato alla Nuova Famiglia, uccise la piccola Simonetta Lamberti nel lontano 1982

Inserito da (redazioneip), martedì 5 novembre 2019 08:44:48

Antonio Pignataro ha scoperto di avere due tumori e chiede di essere mandato agli arresti domiciliari. Come riporta "Il Mattino", lo storico affilato alla Nuova camorra organizzata di Raffaele Cutolo, poi passato alla Nuova Famiglia, nonché responsabile dell'omicidio di Simonetta Lamberti, figlia dell'allora procuratore di Sala Consilina, Alfonso, avvenuto a Cava de' Tirreni nel lontano 1982, è stato ascoltato ieri, in video conferenza, dal collegio del presidente Franco Russo Guarro.

«Le mie condizioni di salute - ha esordito - non sono compatibili con il mio stato di detenzione. Lo dicono sei ordinanze di sei tribunali diversi. Ho già un tumore al fegato e a dicembre scorso ho scoperto di averne altri due al polmone destro. Dovrei fare degli esami specifici, ma nelle strutture sanitarie mi ci portano in ritardo, rispetto al tempo stabilito. Avrei dovuto fare una Tac all'addome e al torace, ma mi rimandarono indietro, in carcere. Dovrei fare controlli ogni tre mesi, ma di mesi ne trascorrono anche sei, e la Tac non me la fanno fare. Non lo sanno che ho altri due tumori. Chiedo a voi, presidente, di intervenire con la misura cautelare dei domiciliari. Devo curarmi e voglio vivere per curarmi. Cosa devo fare?».

Il pregiudicato 60enne, che dal 2015 stava scontando la sua pena agli arresti domiciliari, è in carcere di Opera, a Milano, dall'estate del 2017. Ma non è più il reato di omicidio a essergli contestato, bensì quello di essere a capo di un'associazione stampo mafioso che avrebbe avuto interessi in alcune attività dell'amministrazione comunale di Nocera Inferiore.

Fonte: Il Portico

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