Tu sei qui: CronacaPimonte: 15enne stuprata e ripresa, l'orrore finisce su Whatsapp
Inserito da (ilvescovado), martedì 5 luglio 2016 12:00:25
PIMONTE - Ancora uno stupro di gruppo ai danni di una adolescente. C'è da scoprire se si tratta di un gioco tra adolescenti, oppure un modo per scoprire il sesso facendolo in modo spavaldo, davanti all'obiettivo della camera di uno smartphone, o qualcosa di peggio, molto peggio, una violenza di gruppo, ai danni di una coetanea.
E' questo quello su cui stanno indagando i carabinieri, dopo aver ricevuto una denuncia da parte di una ragazzina di soli 15 anni, di Pimonte. I fatti risalirebbero a due mesi fa, ma l'adolescente solo adesso ha trovato il coraggio di raccontare tutto alle forze dell'ordine.
A darne notizia è il quotidiano Cronache del Salernitano oggi in edicola in un articolo a firma di Fabio D'Amora.
Dopo la denuncia, i carabinieri si sono subito messi all'opera, sequestrando telefonini e computer di cinque minorenni, tutti residenti a Pimonte, all'interno dei quali potrebbero esserci tracce di una verità orribile. Condizionale d'obbligo, visto che al momento gli elementi raccolti restano top secret, che non ci sono riscontri tangibili sulla vicenda e che la presenta vittima ha denunciato il fatto a distanza di molto tempo.
Le indagini sono ancora in una fase embrionale, ma non è detto che subiranno un'accelerata nelle prossime ore. Pochi mesi fa (probabilmente nel mese di maggio), la ragazza, in compagnia di altri suoi coetanei, sarebbe stata portata all'interno di un garage, dove poi a turno avrebbe subito delle violenze da parte di altri suoi 5 coetanei. Purtroppo la situazione è degenerata, con alcuni di loro che hanno ripreso tutto, mandando il video nelle chat private di Whatsapp e Facebook. Una situazione incredibile, che ha sconvolto tutta la città di Pimonte, che ora non aspetta altro che conoscere la verità.
Gli autori di questo bruttissimo gesto sarebbero tutti studenti, tra i 15 e i 17 anni, che frequentano le scuole superiori tra Agerola, Gragnano e Castellammare di Stabia. Con gli strumenti elettronici ormai alla portata di tutti, la diffusione del filmato potrebbe essere stata virale, altro elemento da non sottovalutare. I carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia e della stazione di Pimonte stanno valutando insieme alla Procura per i minori di Napoli, tutto il materiale raccolto, e le dichiarazioni fornite dalla vittima e dai cinque coetanei. Quello che gli investigatori non riescono a capire è perché la ragazza abbia atteso ben due mesi prima di presentare la denuncia. Le ipotesi, a tal senso, sono due: o la giovane è stata minacciata oppure quest'ultima, per vergogna e timore ha deciso di non raccontare tutto. Al momento nessuna ipotesi è lasciata al caso. Le indagini sono state avviate praticamente da 48 ore, quando la 15enne, accompagnata dalla madre, si è recata dai carabinieri per denunciare l'orrore. A far svanire i dubbi sulla vicenda, saranno le chat provate di Whatsapp e Facebook, le conversazioni piene di messaggi audio registrati, ma anche di foto e discussioni, e tanto altro materiale su cui gli investigatori stanno lavorando senza sosta.
Dunque si tratterebbe di una vicenda a dir poco agghiacciante, sulla quale saranno fatti accertamenti certosini, vista anche la delicatezza del racconto fornito dalla 15enne e per il contesto in cui tutto sarebbe maturato, ovvero in una cittadina piccola, dove tutti si conoscono e dove il pettegolezzo viaggia ad una velocità maggiore del web. Probabilmente nelle prossime ore tutto sarà più chiaro, con i carabinieri che potranno raggiungere i primi importanti risultati.
Nel frattempo però, la tranquillità a Pimonte, con i fatti degli ultimi giorni, sembra essere un ricordo lontano, dopo la morte della giovane Orsola, il suicidio di domenica mattina, al San Leonardo di Castellammare delle 33enne originario di Pimonte, sul quale sono ancora da valutare, quali siano state le cause che hanno spinto il giovane a lanciarsi dal quarto piano del nosocomio stabiese, e in ultimo la violenza su questa ragazzina di soli 15 anni, che ha sconvolto ancora di più l'intera cittadinanza.
Fonte: Il Vescovado
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