Tu sei qui: CronacaPiscina, acque sempre agitate
Inserito da (admin), giovedì 29 maggio 2014 00:00:00
Dopo che gli esponenti del Gruppo consiliare del Nuovo Centrodestra cavese avevano chiesto le dimissioni di Gerardo Baldi, reo a loro dire di non aver saputo gestire la “vicenda piscina”, non si è fatta attendere la replica dell’assessore allo Sport. Leggiamo insieme la nota stampa di Baldi:
«Mi sembra che il gruppo NCD di cui fanno parte Massimiliano Di Matteo e Matteo Monetta, non abbiano gradito l’apertura dell’impianto comunale, ovvero la piscina. L’assessorato allo Sport, nel suo ruolo istituzionale e funzioni, ha creato tutti i presupposti affinché si effettuassero i lavori di adeguamento sanitario, ribadendo che non spettano a tale assessorato, anche se lo stesso ha forzato e forza ogni giorno tali processi ed anche altri.
A queste persone sembra dia fastidio che il prof. Franco Porzio faccia notare nelle sue dichiarazioni il mio interessamento che da sempre vige sulla piscina. Aspetto il prossimo Consiglio comunale per sapere cosa questi signori abbiano ancora da dire sulla piscina. Un argomento che da due anni è il loro cavallo di battaglia. Quest’Amministrazione, con il suo sindaco ed il suo assessore, già da prima di agosto ha chiesto ai gestori l’applicazione della convenzione e da tempo segue da vicino il tutto. I provvedimenti e l’applicazione della convenzione sembra siano stati del tutto applicati. Che poi il consigliere Di Matteo voglia fare l’avvocato e forse diventare giudice... lo faccia.
Il consigliere Di Matteo con questa risposta mi dà modo di dire che il sottoscritto sarà presente all’interno della piscina una volta a settimana per relazionarsi con tutti i natanti, genitori e gestori. Chiunque voglia fare, non solo chiacchiere, può relazionarsi con me. Il vero sportivo guarda il da farsi. La cittadinanza ha bisogno di questo “contenitore sportivo”, dove ci sono attività agonistiche e non. Ringrazio i tanti cittadini cavesi che ogni giorno mi danno modo di svolgere il mio assessorato (da 5 mesi a questa parte) per cercare nel mio piccolo di risolvere le tante problematiche sportive».
Assessore allo Sport, Gerardo Baldi
Il candidato Sindaco di “Città Democratica”, Stefano Cicalese: «Manovre politiche e speculative intorno alla piscina comunale»
Nella qualità di candidato sindaco di “Città Democratica”, sento il dovere nei confronti dei cittadini di Cava di metterli a conoscenza dei fatti che riguardano la piscina comunale. L’impianto fu realizzato moltissimi anni fa. Dopo circa venti anni di assoluto abbandono, l’amministrazione guidata dal Sindaco Messina decise di fare una gara con l’intento di far gestire ai privati la stessa, consegnandola ai vincitori chiavi in mano. Vincitore della gara fu la società Acqua Chiara, che vede come presidente Franco Porzio. Ancora prima di iniziare le attività, la società Acqua Chiara dovette effettuare consistenti interventi strutturali onde consentire la fruizione della stessa per le attività previste nel bando.
In questi anni, solo grazie allo sforzo profuso dalla società Acqua Chiara, Cava ed i suoi cittadini hanno potuto usufruire della struttura, consentendo a moltissimi giovani cavesi di farsi onore in un contesto sportivo quale quello del nuoto e della pallanuoto nazionali. L’attuale amministrazione ha iniziato, fin dal suo insediamento, una guerra legale nei confronti della menzionata società, al fine dichiarato di voler sottrarre alla stessa la gestione della piscina. Ha messo perciò in essere un’azione civile per il recupero delle somme relative ai canoni, ed una amministrativa per la restituzione della struttura.
Per quanto attiene la causa civile, l’amministrazione, invece di voler verificare le richieste della società gestrice, in merito ai lavori eseguiti dalla stessa in sostituzione del comune e delle ulteriori opere che si sarebbero dovute realizzare in base al contratto sottoscritto, ha preferito richiedere una somma pari a circa € 200.000,00 di canoni non pagati. Tutto ciò ha esposto la città ed i cittadini alla contro-richiesta da parte della società Acqua Chiara dei costi sostenuti per il ripristino della struttura prima della sua apertura, tanti anni fa. L’importo è notevolmente superiore ai 200.000 richiesti dal Comune.
Per quanto attiene alla causa amministrativa, sia il giudice di prima istanza del TAR, sia il Consiglio di Stato in seconda istanza, hanno deliberato la sospensione dell’atto prodotto dall’amministrazione, confermando il fumus di infondatezza dello stesso. Noi di “Città Democratica”, manifestiamo sin da ora che quando governeremo la nostra città, che appartiene a tutti i cittadini ed in particolare ai giovani, garantiremo ai nostri figli il meglio in termini di qualità e di professionalità, in un settore così importante come questo dello sport. Lavoreremo, a questo scopo, per realizzare nell’area della piscina e del vicino campo sportivo, un centro polifunzionale onde consentire che la nostra città abbia ciò che merita nel settore dello sport.
Stefano Cicalese, Candidato Sindaco di “Città Democratica”
Fonte: Il Portico
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