Il progetto di dotare il Corpo dei Vigili Urbani di un gruppo cinofilo che supporti la loro azione nella prevenzione e repressione dei reati, fortemente voluto dall'assessorato alla Sicurezza e che ha avuto ampia risonanza mediatica anche sulle reti nazionali - secondo il coordinatore cittadino di A.N. ed i consiglieri Napoli, Schillaci e Siani - rappresenta ancora una volta, come è accaduto per la manifestazione sulla legalità, l'ennesimo atto dimostrativo di questa amministrazione, molta attenta e presente quando si tratta di sponsorizzare iniziative dirette unicamente a raccogliere consensi sul piano mediatico, ma poco efficiente ed incapace quando deve confrontarsi nelle sedi istituzionali e dare soluzioni efficaci ai reali problemi della nostra città; soluzioni che presuppongono una profonda conoscenza delle reali esigenze del territorio dove si opera per evitare che le misure che si vanno ad adottare, come quelle dei cani antidroga, possano apparire non solo sproporzionate ed eccessive, ma anche poco rispettose della tradizione civile di una città come Cava de'Tirreni, la cui stragrande maggioranza di cittadini ha sempre dato prova di elevato senso civico e rispetto per le istituzioni e che, per fortuna, a differenza di tante altre realtà, non ha bisogno dei pitbull per garantire la sicurezza urbana.

E ciò - afferma l'avv. Giovanni del Vecchio - anche al fine di scongiurare il rischio attuale concreto di proiettare all'esterno un'immagine negativa di Cava de'Tirreni, che continuando così verrà etichettata dai mass-media, locali e nazionali, come la città del disordine, dell'insicurezza, della criminalità, della droga e dei Consigli comunali blindati, con conseguenti e gravi ripercussioni sul turismo ed il commercio, già in grave difficoltà. Non vi è dubbio che, per i recenti e negativi fatti di cronaca nera, la sicurezza urbana in molte città italiane sia diventata il primo problema con cui ogni sindaco deve confrontarsi, ed anche Cava de'Tirreni e la sua amministrazione - prosegue l'avv. Del Vecchio - deve svolgere il suo ruolo, senza abbassare il livello di guardia, con un'azione di indirizzo dell'assessore al ramo, Alfonso Senatore, diretta alla realizzazione di piani di controllo territoriale partecipati, dove si deve puntare a rafforzare il rapporto di collaborazione tra il sindaco ed il Prefetto e tra gli organi di Polizia Municipale e gli organi di Polizia di Stato, modello questo partecipativo, peraltro, subito adottato dal neo Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, appena insediato, per dare un'efficace risposta al problema sicurezza nella capitale.

Il Coordinatore Alleanza Nazionale, Avv. Giovanni Del Vecchio