Tu sei qui: CronacaPoste, disservizi nelle frazioni
Inserito da Il Mattino (admin), giovedì 30 gennaio 2003 00:00:00
Dopo il caos dei mesi estivi, dovuto alla carenza di personale ed al susseguente collasso delle consegne, con veementi proteste per i ritardi nella distribuzione della corrispondenza, le Poste di Cava non sembrano, ancora, aver imboccato la strada della normalità. A lamentarsi sono soprattutto i cittadini delle frazioni, dove si registrano ancora disservizi, dovuti non tanto al recapito, quanto alla distribuzione corretta delle missive. «Credo ci sia bisogno - afferma Lia Fasano, di Passiano - di una maggiore attenzione da parte di questi giovani postini nel consegnare la corrispondenza alle persone ed alle famiglie giuste. Infatti, capita spesso che, dopo la venuta del postino, ci tocchi prendere la lettera o il plico lasciati nella cassetta e rifare il giro dei condomini, per consegnarla all'effettivo destinatario». Sono le nuove leve, quelle con contratto trimestrale, al centro della critica, ma qualcuno ha anche notato che, spesso, al posto del solito postino, quello che conosce tutti e tutto, ci sia un giovanotto, senza alcun contrassegno delle Poste, che consegna la corrispondenza. La non perfetta conoscenza del territorio e delle famiglie sembra essere all'origine dei disservizi causati dagli inesperti portalettere. A trarre, poi, in inganno i giovani "ausiliari" sono soprattutto i cognomi comuni, quelli che riempiono intere pagine dell'elenco telefonico, residenti la maggior parte nello stesso rione, spesso nella stessa famiglia. Ecco, allora, che scatta la consegna selvaggia. «Noi abitiamo - dice Luigi Senatore - all'interno di un grande cortile, dove risiedono, allo stesso numero civico, molte famiglie con lo stesso cognome, non sempre parenti. I disguidi succedono quando la corrispondenza è indirizzata a persone con il nome diverso da quello scritto sulla cassetta delle lettere, aggravati dall'approssimazione, probabilmente dovuta alla fretta del postino di turno». Una vicenda dai contorni oscuri, velata dal mistero dei cosiddetti "postini ausiliari". Sembrerebbe che spesso, per dare una mano ai portalettere effettivi, a giovani disponibili a guadagnarsi qualche euro venga consegnato un certo numero di corrispondenza da consegnare ed una zona da coprire.
Fonte: Il Portico
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