Schiaffo regionale alla Giunta Gravagnuolo sul contratto di quartiere di Pregiato. Il primo cittadino annuncia il ricorso al Tar. Nell'ultima conferenza di servizio alla Provincia, il delegato regionale dell'Ufficio Urbanistica ha ribadito il suo "niet", che rischia di far crollare l'intero programma di riqualificazione del borgo, previsto in 25 milioni di euro, ed oltre 250 nuovi posti di lavoro. Pomo della discordia proprio il maggior intervento di partecipazione privata al progetto: un centro per l'assistenza domiciliare integrata, che da solo, secondo le proiezioni occupazionali, vale circa 150 posti di lavoro diretti ed altri 75 circa nell'indotto.

Secondo il responsabile regionale, il centro non sarebbe conforme alle norme del Put (Piano urbanistico territoriale). Di parere contrario il sindaco Gravagnuolo: «Faremo ricorso al Tar e sono certissimo che la spunteremo. È una cosa assolutamente inaccettabile. Una contrarietà burocratica ed una scorrettezza procedurale immotivata ed inammissibile, che sconfessa il parere della stessa avvocatura alla quale il dirigente provinciale si era rivolto per un parere sulla conformità».

Il contratto di quartiere, predisposto dall'Amministrazione Messina e sponsorizzato dall'onorevole Edmondo Cirielli, fu approvato e finanziato agli inizi del 2006 dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con 10 milioni di euro, ai quali si sono aggiunti altri 15 milioni di euro da parte di privati. Il progetto dovrebbe ridisegnare il volto della più popolosa frazione cavese. Dopo l'eliminazione dei prefabbricati, infatti, dovrebbero essere realizzati 66 nuovi alloggi di edilizia residenziale con tecniche di bioedilizia ed architettura bioclimatica, un centro polifunzionale (auditorio, mediateca, ludoteca, area giochi all'aperto, uffici, servizi, verde attrezzato), garage interrati, il centro di assistenza integrata e nuovi assi viari.