Tu sei qui: CronacaProblema casa, l'appello della Federabitazione
Inserito da La Redazione (admin), lunedì 12 maggio 2003 00:00:00
Riceviamo e pubblichiamo una lettera inviataci da Aldo Carbone, presidente della Federabitazione Campania/Confcooperative, in merito all'emergenza casa, molto sentita anche nella città metelliana. Leggiamola insieme...
"L'impennata dei prezzi, che da anni sta caratterizzando il mercato della casa, anche a Cava de' Tirreni, induce a fare alcune considerazioni sulla condizione abitativa della città, caratterizzata da un forte squilibrio tra domanda ed offerta di alloggi, in vendita o in affitto. Squilibrio spesso dovuto all'incapacità del mercato di offrire una casa a costi d'acquisto o per livello di canone, compatibile con i redditi delle famiglie che caratterizzano la domanda. Lo squilibrio è ancora più evidente allorché verifichiamo che esso è caratterizzato da una domanda indirizzata ad alloggi in locazione, non riscontrabili sul mercato edilizio. Questa situazione di grave crisi per chi esige il "diritto all'abitare" si tramuta in una vera e propria emergenza, provocando condizioni di sfratto non sempre attenuate dai continui decreti di proroga del blocco.
Il riemergere di un vero e proprio disagio abitativo riporta al centro dell'attenzione la domanda espressa da fasce deboli, quali cittadini soggetti a provvedimento di sfratto, giovani coppie, studenti, anziani, singles. Categorie alle quali, certamente, per capacità di reddito o di risparmio, non può essere offerta solo la soluzione della proprietà ed a prezzi di acquisto alti, che pone la città di Cava ai primi posti nella provincia. Per tutte queste fasce di cittadini vanno proposte delle soluzioni, senza ritenere che il problema non possa appartenerci, perché causa di frammentazioni di nuclei familiari per emigrazioni e di tensioni sociali che, comunque, coinvolgono la comunità cittadina. Per ogni categoria sociale si richiede un'opportuna metodologia di intervento e strumenti efficaci, non solo da un punto di vista finanziario, per ottenere soluzioni che facciano leva sul principio della sussidiarietà.
La Federabitazione/Confcooperative registra con soddisfazione che la Regione Campania, per ridurre il disagio abitativo e risolvere il problema delle richiamate categorie sociali, ha recentemente pubblicato il bando per la concessione di contributi per il recupero e la costruzione di 1.500 alloggi in locazione, a canoni convenzionali. Nel testo deliberativo regionale approvato, sono state raccolte alcune significative indicazioni proposte dalla Federabitazione nel corso di questi mesi, durante il confronto con l'Assessorato all'Edilizia Pubblica Abitativa, e che possono, per le loro peculiarità e specificità, portare a soluzioni i problemi che interessano anche la città di Cava. Il bando regionale è un'occasione concreta per affrontare i problemi delle famiglie di cooperatori cavesi che, per la scadenza del Piano di Edilizia Economica e Popolare, attualmente hanno visto ancora una volta rinviata la loro soluzione. La situazione creatasi, se perdura l'insensibilità al problema, può portare ad ulteriori trasferimenti di cavesi ai Comuni vicini, dove invece si stanno creando condizioni di più conveniente e variegata accessibilità alla casa.
In particolare, il bando regionale offre la possibilità:
di intervenire non solo nei Comuni capoluoghi, ma dovunque esiste il problema del disagio abitativo;
di avviare una politica di edilizia abitativa ecocompatibile, richiedendo l'impegno degli operatori ad utilizzare elementi di bioedilizia e bioarchitettura, dando priorità a questi interventi sia per il recupero che per la nuova edificazione;
di dare preferenzialità agli operatori che realizzeranno alloggi di piccolo e medio taglio, allo scopo di soddisfare la domanda di nuclei monofamiliari.
Unitamente a questi elementi che hanno caratterizzato il confronto, è stata posta l'esigenza, allo scopo di evitare il non utilizzo dei contributi da parte dei Comuni per carenza di strumenti urbanistici, di adottare procedure di legge quale Accordo di Programma o localizzazione ai sensi dell'art. 51della legge 865/71. Quest'ultima condizione può essere una possibilità concreta per recuperare a Cava l'immediata fattibilità urbanistica procedurale e portare a soluzioni gli annosi problemi legati ad interventi di edilizia convenzionata, in particolare per le cooperative.
Le cooperative di abitazione, per il loro ruolo storico, sono le candidate naturali, per sensibilità ed esperienza, ad esprimere risposte concrete all'ampia platea sociale che è portatrice di una concezione della casa non come " bene d'investimento", ma come "bene d'uso", come servizio indispensabile, flessibile ed adattabile ai diversi cicli della vita familiare e personale. Una platea che è presente in maniera non uniforme sul territorio e che sul versante della tipologia abitativa pone problemi nuovi, che vanno risolti con una politica abitativa più aperta e rivolta al concreto utilizzo delle opportunità offerte dalle leggi regionali e nazionali".
Aldo Carbone, presidente Federabitazione Campania/Confcooperative
Fonte: Il Portico
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