Tu sei qui: CronacaProcesso Angeli e Demoni, assolto Foti in Appello
Inserito da (Redazione Nazionale), martedì 6 giugno 2023 22:44:12
Una sentenza d'Appello che potrebbe ribaltare tutto: assolto da tutte le accuse: Claudio Foti, lo psicoterapeuta imputato nel processo 'Angeli e Demoni' sui presunti affidi illeciti nella Val d'Enza reggiana, si commuove:
"Hanno vinto la verità e la giustizia, dopo quattro anni di gogna. Ho pianto perché si è incrinato il teorema accusatorio", dice uscendo dalla Corte bolognese.
Durante una lunga udienza di repliche e una lunghissima camera di consiglio, vengono cancellati i quattro anni inflitti a Reggio Emilia in primo grado.
"Felice, emozionato, rinato. Questa assoluzione mi restituisce alla dignità e all'onore che merito, non ho mai fatto del male ai miei pazienti, li ho sempre aiutati, mettendo a disposizione tutto il mio tempo e il mio sapere", ha aggiunto in una dichiarazione diffusa in serata.
Assolto perché il fatto non sussiste dall'accusa di aver provocato lesioni volontarie psicologiche a una giovane paziente, per non aver commesso il fatto dal reato di abuso di ufficio e conferma dell'assoluzione del gup dalla frode processuale.
La sentenza arriva mentre è in corso il processo a Reggio Emilia per altri 17 imputati, quelli che diversamente dal fondatore della onlus piemontese Hansel & Gretel hanno scelto il rito ordinario e non l'abbreviato. Ma può essere significativa perché l'abuso di ufficio contestato a Foti è stato commesso, in ipotesi di accusa, in concorso con il sindaco di Bibbiano Andrea Carletti, in relazione all'affidamento senza gara, alla sua associazione, del servizio di psicoterapia nell'Unione Val d'Enza. Le lesioni invece riguardavano i danni psicologici subiti, sempre per l'accusa, da una giovanissima paziente:
ansia, depressione e altri disturbi, provocati dalle sedute a cui aveva partecipato. Foti in particolare era accusato di aver ingenerato in lei il convincimento di aver subito abusi sessuali dal padre e di averla sottoposta alla tecnica della Emdr, la discussa 'macchina dei ricordi', "in totale violazione dei protocolli di riferimento".
Fonte foto: Foto diRudy and Peter SkitteriansdaPixabay e Foto diPeggy und Marco Lachmann-AnkedaPixabay
Fonte: Booble
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