Un rumore improvviso e sospetto ha spinto i genitori ad accertarsi di cosa stesse accadendo. Ma la scoperta è stata davvero dolorosa. La loro figlioletta, una ragazza di 17 anni, era riversa a terra e priva di coscienza. Il padre, senza ancora capire cosa fosse successo, ha immediatamente portato la ragazza al Pronto Soccorso dell’ospedale "Santa Maria dell’Olmo".

È accaduto lo scorso sabato sera. Sembrava un fine settimana come tanti altri, invece qualcosa ha scosso la routine quotidiana di questa famiglia cavese. Le condizioni della ragazza sono apparse immediatamente molto gravi. E' stato difficile per i medici fare subito una diagnosi, poiché non si era capito cosa la giovane avesse ingoiato. Poi, da una ricostruzione più dettagliata degli avvenimenti, si è scoperto che si trattava del farmaco antiepilessia e subito le sono stati somministrati gli antitodi necessari. Dopo una lavanda gastrica, l’adolescente è stata trasferita nel reparto di Rianimazione, dove i medici la tengono tuttora in coma farmacologico.

La prognosi resta riservata, ma ci sono buone speranze che la giovane possa risvegliarsi. Per i genitori è stato un duro colpo scoprire che si è trattato di tentato suicidio. Non si erano accorti che qualcosa turbava la loro figlia. Restano oscuri, infatti, i motivi che avrebbero spinto la 17enne a compiere il gesto. Probabilmente l’attuale situazione familiare, poco serena, avrebbe scombussolato il suo equilibrio, e in un momento di forte sconforto, sarebbe stata spinta ad ingerire ben 9 pasticche antiepilettiche che il papà usa per la sua cura quotidiana.

La notizia ha fatto subito il giro della città ed ha sconvolto tutti. È sconcertante apprendere che una ragazza così giovane, che dovrebbe essere piena di vita, tenti di farla finita. Eppure, non si tratta di un caso isolato, visto che solo qualche mese fa una 16enne, in preda alla disperazione perché lasciata dal fidanzato tramite un sms, si lanciò dal secondo piano della casa della nonna. Miracolosamente la tragedia fu evitata e la ragazza fu soccorsa dal personale medico della Croce Bianca.