Tu sei qui: CronacaRavello: 30 dicembre un appuntamento con la storia della protomaiolica, a Villa Rufolo protagonisti i ragazzi
Inserito da (Redazione), martedì 26 dicembre 2017 11:30:51
"Protomaiolica: ricchezza e opulenza" è il titolo dell'appuntamento culturale in programma sabato 30 dicembre a Ravello.
Dalle 16,30 saranno le eleganti sale di Palazzo Rufolo ad ospitare il convegno organizzato dall'associazione culturale Rebellum col patrocinio del Comune di Ravello che punterà l'attenzione sulla protomaiolica, il primo esperimento che ha portato successivamente alla produzione della maiolica, grande ricchezza del territorio. L'evento rientra nel più ampio progetto "Il passato al futuro" e segue l'esperienza dello scorso 3 giugno all'auditorium Niemeyer in cui si discusse delle influenze islamiche in Costiera amalfitana.
Ancora un tuffo nel XIII secolo, periodo storico importantissimo per le famiglie patrizie ravellesi: una sessione variegata i cui perni saranno due giovanissime promesse ravellesi: Elena Amato, figlia dell'artigiano Raffaele Amato, che parlerà di ceramica, mentre Patrick Zoungla illustrerà nello specifico la protomaiolica, invenzione orientale che per decenni ha accompagnato la vita dei re e della nobiltà. Il professor Giuseppe Gargano, punto di riferimento della cultura non solo costiera, illustrerà il quadro storico e Fra' Bonaventura Gargano dell'Ordine dei Frati Conventuali di Ravello parlerà di San Francesco che proprio in quegli anni lavorava alla pace delle religioni frequentando le corti islamiche.
Interverrà, inoltre, Marta Buonamico, artista irpina che da anni studia e riproduce protomaiolica e maiolica. Sarà un'altra giornata all'insegna del rispetto delle religioni, soprattutto quella islamica che tanto ha portato alla nostra terra: dal limone al sistema a terrazzamenti, dalla carta alla bussola e alla maiolica. «Grandi passi avanti per i giovani ravellesi che solo un anno fa credevano che Islam fosse Isis - spiega con soddisfazione l'archeologo Alessio Amato, organizzatore dell'evento - Siamo una terra conosciuta grazie agli scambi commerciali e culturali con l'Oriente ed è inammissibile pensare a queste terre come nostre nemiche. Bisogna prendere il meglio da tutto e da tutti, proprio come i nostri avi facevano nel Medioevo, senza pregiudizi, senza odio. Il passato, quello che ci ha reso gloriosi e famosi in tutto il Mediterraneo, al futuro, ai nostri ragazzi».
Fonte: Ravello Notizie
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