E' tornato a battere il cuoricino del piccolo Cameron, il bambino inglese di soli sette anni che da ieri combatte contro la morte in seguito a un tremendo choc anafilattico provocato da un'allergia alimentare mentre era con i genitori in escursione a Ravello.

Presso il reparto di rianimazione dell'ospedale Santobono di Napoli, dove si trova in questo momento, il bimbo è in coma farmacologico ma il suo cuore è tornato a battere con regolarità dopo essersi fermato, ieri, per diversi minuti. Al presidio ospedaliero della Costa d'Amalfi Cameron è giunto in arresto cardiaco con elettrocardiogramma piatto. Le sue dita e le labbra erano già violacee e si era pensato più volte al peggio.

Immediatamente intubato è stato sottoposto a ulteriori manovre di rianimazione cardiocircolatoria attraverso massaggi e scosse di defibrillatore e la terapia adrenalinica pedriatica. Dopo 15 interminabili minuti, improvvisamente, per la gioia di tutti, genitori e medici (l'equipe era formata dal rianimatore Luigi Pandolfo, il cardiologo Fabio Franculli e il medico internista Giancarlo Di Buono) su tutti, il cuoricino di Wahid è tornato a pulsare.

Due ore dopo è stato trasferito in eliambulanza al Santobono. Le sue condizioni restano stazionarie ma si teme per i danni cerebrali che il piccolo potrebbe aver subito in seguito alla mancanza di ossigeno al cervello per oltre dieci minuti (l'autonomia del nostro organismo). Anche se la Tac è risultata negativa, se danni dovessero evidenziarsi saranno valutabili solo entro un paio di giorni, hanno spiegato i medici. Ma il piccolo Cameron ha già dimostrato di voler vivere scampando alla morte grazie agli angeli di Castiglione. La sua storia sta commuovendo non solo Ravello ma tutta la Costiera che fa il tifo per lui, un bambino innocente di soli sette anni che sta già giocano la sua partita più importante: quella della vita.

Ora si attende soltanto la notizia del miracolo.