Tu sei qui: CronacaRavello, morte bambino inglese: 27 marzo il processo
Inserito da (redazionelda), giovedì 1 dicembre 2016 20:01:26
E' fissato per il 27 marzo 2017, davanti alla prima sezione del Tribunale di Salerno, il dibattimento per la morte del piccolo Cameron Wahid, il turista inglese di sette anni che il 30 ottobre del 2015 morì in seguito allo choc anafilattico avvertito mentre si trovava a Ravello tre giorni prima.
Il giudice per l'udienza preliminare Emiliana D'Ascoli, sollecitata dagli avvocati Marcello Giani e Stefania Forlani, difensori dei tre imputati (la titolare, il maître e lo chef del ristorante di Scala in cui il piccolo pranzò per l'ultima volta quel maledetto 27 di ottobre) ha accolto la richiesta di giudizio immediato.
La scelta processuale è stata determinata dalla necessità avvertita dagli imputati di giungere rapidamente alla definizione della vicenda per esigenza di chiarezza e nel rispetto della memoria del piccolo.
L'ambasciata inglese in Italia seguirà con grande attenzione il processo presieduto dal giudice Montefusco. Incaricato un team di difensori del Foro di Torino, Bona e Bonatti.
In cima al fascicolo dibattimentale i risultati dell'esame autoptico effettuati sul corpo del bambino che hanno confermato la morte da choc anafilattico per ingestione di lattoglobuline conseguente al pranzo consumato presso il ristorante di Scala dove il bambino (allergico al latte) consumò degli scialatielli, il tipico formato di pasta fresca amalfitana il cui impasto è realizzato proprio con latte.
Attraverso i propri legali gli imputati avevano sottoposto al pubblico ,inistero Elena Cosentino gli elaborati di consulenza tecnica di parte, redatti dal professor Aniello Maiese dell'Università di Tor Vergata di Roma.
Il piccolo Cameron, lo ricordiamo, il 27 ottobre 2015 era giunto in Costiera Amalfitana con la propria famiglia, componenti di un gruppo organizzato da cinquantacinque persone provenienti in bus da Sorrento, dove alloggiavano. Il programma prevedeva il pranzo presso un ristorante di Scala e poi, nel pomeriggio, la visita alle bellezze della dirimpettaia Ravello. Prima di sedersi a tavola la madre del piccolo avrebbe comunicato agli addetti di sala che a suo figlio non andava servito formaggio.
Quegli scialatielli - l'unica pietanza incriminata nel cui impasto è stata rilevata la presenza di proteine del latte - erano stati conditi soltanto del pomodoro. Il tempo di giungere a Ravello, intorno alle 13, che al punto di salita e discesa dei bus turistici, in via Giovanni Boccaccio, il piccolo aveva cominciato ad avvertire malori fino ad accasciarsi sull'asfalto. Poi la corsa disperata al pronto soccorso di Castiglione, il cuoricino del piccolo che dopo 15 interminabili minuti era tornato miracolosamente a battere e il trasferimento al Santobono di Napoli dove era spirato tre giorni dopo fu dichiarata la morte clinica.
Cameron era un giovane calciatore appassionato e ha giocato per club locale di D&D Footie Focus (nella foto che abbraccia il fratellino).
Fonte: Il Vescovado
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