Tu sei qui: CronacaRavello, parcheggio: Tribunale ordina consegna nuove schede a residenti, Comune soccombe ancora
Inserito da (redazionelda), domenica 4 marzo 2018 16:05:51
Con ordinanza data 2 marzo scorso, il Tribunale di Salerno ha assegnato nuove tessere magnetiche ai residenti dell'area parcheggio sottostante piazza Vescovado costituitisi in giudizio contro il Comune di Ravello che aveva di fatto limitato gli accessi all'area regolata da sbarra automatica.
Nell'accogliere i nove reclami incidentali ad integrazione dell'ordinanza possessoria del 18 ottobre scorso, la seconda sezione penale aveva ordinato al Comune di Ravello e alla Compark srl (società che gestisce le apparecchiature elettroniche per l'ingresso e l'uscita al parcheggio) di consegnare alle famiglie ricorrenti ulteriori tessere magnetiche di servizio rispetto a quelle già consegnate a dicembre, condannando ancora il Comune di Ravello al pagamento - in favore dei reclamati - delle spese processuali per 2.500 euro oltre iva.
Il Tribunale di Salerno aveva accolto il ricorso avverso il Comune di Ravello e la Compark srl, da parte di nove residenti (difesi dall'avvocato Pasquale Capriglione) che avevano denunciato di non avere più libero accesso in auto alle proprie abitazioni come nel passato. Gli ingressi alla più estesa area di sosta pubblica di Ravello, intorno alla quale insistono varchi carrabili di proprietà private, è regolata da sbarra automatica che disciplina la sosta a pagamento, con l'accesso gratuito per le auto dei residenti consentito attraverso l'utilizzo di una scheda magnetica. Se nel passato veniva consentivano un accesso illimitato, ossia di entrare più volte, utilizzando la medesima scheda magnetica, dalla scorsa primavera gli ingressi sono stati limitati, con le entrate che dovevano necessariamente corrispondere alle uscite. Un provvedimento, voluto dal Comune di Ravello, non gradito dai residenti, unitisi per il giudizio. Per loro il mantenimento della sbarra costituiva un impedimento al libero esercizio della servitù di passaggio.
Il tribunale aveva ordinato «ai resistenti, Comune di Ravello e Compark s.r.l., di porre fine immediatamente alla turbativa dedotta, ripristinando le modalità di accesso illimitato all'area di parcheggio, eseguendo, a tal fine, le tutte opere e gli interventi, anche di natura tecnica necessari, nonché di astenersi per il futuro da turbative similari, designando, fin d'ora, l'Ufficiale giudiziario in sede, in caso di mancata ottemperanza spontanea da parte dell'obbligato, per l'inerente attuazione, abilitandolo a servirsi di eventuale ausiliario, se lo riterrà necessario».
In quel frangente il Comune di Ravello era stato al pagamento della metà delle spese di giudizio «che si liquidano, nel loro complessivo ammontare, in euro 286,00 per esborsi ed euro 3.834,00 per competenze, oltre iva cpa e rimborso per spese generali come per legge, da distrarsi a favore del procuratore dichiaratosi intestatario, con compensazione della residua metà».
Con delibera numero 146 del 30/10/2017, la Giunta Comunale formata dal sindaco Salvatore Di Martino e dall'assessore Natalia Pinto (risultava assente l'altro componente l'esecutivo, il vicesindaco Ulisse Di Palma) aveva autorizzato il Sindaco «alla costituzione del Comune di Ravello per proporre reclamo».
Fonte: Il Vescovado
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