Riceviamo nota a firma della Dirigente Scolastico dell'Istituto Comprensivo Ravello-Scala, Luisa Patrizia Milo, i replica alla lettera del professor Salvatore Sorrentino che poneva l'attenzione sulla questione "zainetti pesanti". E pubblichiamo.

Gentile Direttore.

E' la seconda volta che leggo un articolo sulla scuola, nella fattispecie l'Istituto Comprensivo di Ravello-Scala, a firma del Signor Salvatore Sorrentino, che solo adesso apprendo essere il nonno di una piccola alunna dell'Istituto che mi pregio di Dirigere. Rimango sinceramente perplessa di fronte all' anomala modalità di lamentela anche perché la criticità di cui si parla non è pervenuta alla mia attenzione né nell' ambito degli organi collegiali deputati (Consiglio di Istituto, Consigli di Classe e di Interclasse) dove sono presenti rappresentanti della componente dei genitori, né dai genitori stessi della piccola come sarebbe stato naturale. La scelta di rilevare una criticità della scuola, tra l'altro tutta da verificare, attraverso un giornale on line a fronte di un sano e proficuo confronto sulla tematica con la Sottoscritta non è assolutamente condivisibile e pertanto non replicabile in un contesto mediatico. Invito il nonno "nostalgico", qualora lo ritenesse opportuno, ad usare le consuete procedure di colloquio con la Sottoscritta da sempre disponibile all' accoglienza, all' ascolto, e laddove necessario, ad intervenire per la soluzione dei problemi.