Paura e tensione nella tarda serata di ieri al pronto soccorso dell'ospedale di Roccadaspide, dove un uomo ha perso il controllo dopo aver preteso di entrare con il figlio minorenne nelle aree riservate del reparto.

Il giovane, rimasto ferito in un incidente stradale, era stato appena preso in carico dal personale sanitario. Alla richiesta del padre di poterlo accompagnare all'interno, il personale ha opposto un diniego, rassicurandolo sulle condizioni del ragazzo. A quel punto l'uomo avrebbe sferrato un pugno contro i vetri del triage, mandandoli in frantumi e ferendosi a una mano.

La situazione è rapidamente degenerata: l'aggressore avrebb tentato di colpire un'infermiera per poi sferrare un pugno al volto di un altro operatore, che ha riportato lesioni giudicate guaribili in tre giorni. Sul posto sono dovuti intervenire i Carabinieri della Compagnia di Agropoli, che hanno riportato la calma solo dopo diverse ore, identificando l'uomo e avviando nei suoi confronti una denuncia per danneggiamento e aggressione.

L'episodio ha suscitato sdegno tra gli operatori sanitari e i rappresentanti sindacali.

"Ancora una volta ci troviamo di fronte a un episodio intollerabile di violenza contro lavoratori della sanità - ha dichiarato il segretario nazionale Ugl Salute, Gianluca Giuliano -. È inaccettabile che chi si dedica alla cura dei cittadini debba temere per la propria incolumità. Chiediamo presidi di polizia fissi nei pronto soccorso, videosorveglianza potenziata, percorsi rapidi di segnalazione e formazione specifica del personale. La tutela degli operatori deve essere una priorità assoluta".

Sulla stessa linea il segretario regionale Ugl Salute Campania, Gerardo Marino: "Non bastano parole di circostanza. Serve un piano regionale serio con investimenti concreti in sicurezza e sensibilizzazione. L'aggressore va perseguito penalmente con la massima severità".

Infine, il segretario provinciale Ugl Salute Salerno, Luigi Marino, ha ribadito: "La misura è colma. Basta violenze negli ospedali. Servono azioni immediate perché i luoghi di cura non diventino scenari di paura e tensione".

L'episodio di Roccadaspide si inserisce in un quadro purtroppo sempre più frequente di aggressioni al personale sanitario, che chiedono con forza misure urgenti a tutela della sicurezza di chi ogni giorno è in prima linea per garantire assistenza e cure.