La regina delle vernici compie 120 anni. È la storia della ditta "Diego Romano. Colori e parati", fondata nel 1887, tra i più antichi esercizi commerciali della città. Una storia tanto più interessante ed affascinante in quanto va a confrontarsi con quelle di tante altre che in questo periodo fioriscono e sfioriscono, lasciando l'amaro in bocca a quanti hanno vissuto la stagione d'oro del commercio metelliano. Ma l'azienda Romano, come osserva lo studioso Franco Bruno Vitolo, «ha forti e solide gambe».

L'avventura con colori e vernici inizia 120 anni fa, quando nel 1887 il 27enne Diego Romano dà vita ad una piccola attività commerciale. Gli subentra nel 1921 il figlio Antonio, che mantiene l'attività paterna e, con laboriosità ed intelligenza, assicura all'impresa familiare credibilità e fiducia. Superate le insidie della guerra e, prima ancora, del fascismo, Antonio affida la gestione al figlio Diego. Ed è con quest'ultimo che l'attività si sviluppa. Il giovane manager, guidato dall'esperienza paterna, a cui aggiunge intuito e forte capacità imprenditoriale, amplia il settore commerciale ed ai colori e vernici aggiunge la vendita dei parati. «Alla fine è stata una scelta vincente. Inizialmente, pur confortato dalla saggezza di papà, ero preoccupato. Ma avevamo visto bene», afferma Diego Romano junior.

In breve la ditta decolla, varca i confini della città, si afferma in provincia, in regione ed oltre. Oggi è un punto di riferimento per questa particolare attività commerciale. Dal centro della città - l'esercizio era ubicato in Corso Umberto - si è trasferito al Corso Mazzini, in locali ampi ed idonei. Dal 1991 Diego è stato affiancato dal figlio Antonio, «un naturale passaggio del testimone». Ed Antonio non si è sottratto all'impegno trasmessogli dal padre. Con l'intelligenza e l'intraprendenza tipica dei giovani, è particolarmente attento alle evoluzioni del mercato e con l'esperienza del padre naviga in un mondo che diventa di giorno in giorno sempre più agguerrito nella concorrenza. Così la storia dei Romano, signori delle vernici e dei colori, continua. «Una storia - sottolinea Franco Bruno Vitolo - che colora il presente e può a ben ragione colorarsi di futuro».