Un nuovo episodio di violenza ha colpito il personale sanitario del "Ruggi" di Salerno. Sabato sera, 21 settembre, il padre di un piccolo paziente ha danneggiato la porta del reparto di Pediatria nel tentativo di entrare forzatamente, esasperato dall'attesa prevista prima della visita medica. L'aggressione, prontamente contenuta dall'intervento delle guardie interne, ha suscitato l'indignazione dei sindacati e una denuncia è stata presentata alle forze dell'ordine.
La FP CGIL Salerno ha espresso la sua ferma condanna: "La porta d'ingresso del reparto è stata gravemente danneggiata a seguito di un'aggressione che poteva avere conseguenze molto gravi. È inaccettabile che gli operatori sanitari siano esposti a situazioni di violenza sul luogo di lavoro". Il sindacato ha sottolineato la necessità di interventi decisi per garantire la sicurezza di chi lavora in ospedale: "La tutela del personale è una responsabilità che non può essere trascurata. Occorre agire con determinazione per creare ambienti di lavoro sicuri e protetti".
Mario Polichetti, segretario provinciale della Uil Fpl, ha condannato il gesto ma ha anche evidenziato le problematiche più ampie del sistema sanitario: "La violenza è sempre da condannare, ma non va sottovalutata la frustrazione di pazienti e dei loro familiari a causa delle inefficienze della sanità pubblica. L'episodio al Ruggi è solo l'ultimo di una lunga serie e richiede un'azione strutturale per migliorare i servizi e prevenire simili situazioni".
Il problema della sicurezza negli ospedali è tornato prepotentemente alla ribalta, con sindacati e istituzioni chiamati a collaborare per trovare soluzioni concrete. Tuttavia, la strada per garantire un sistema sanitario efficiente e sicuro per tutti sembra ancora lunga.