Tu sei qui: CronacaSalta la convenzione, frazioni alte senza metano
Inserito da Il Mattino (admin), giovedì 3 gennaio 2002 00:00:00
Restano senza gas-metano le frazioni. Persi definitivamente i 5 miliardi di lire (2.582.284 euro) relativi al progetto di ampliamento della rete di distribuzione del gas nelle frazioni di Castagneto, San Cesareo, San Pietro (nella foto in alto), Annunziata e Sant'Anna. La Tecnomontaggi non ha potuto beneficiare del 30% di finanziamento dell'opera, di cui aveva fatto richiesta al Cipe ed al Ministero per l'Industria ed il Commercio nel gennaio scorso e messo a disposizione dalla Regione Campania, perché l'Amministrazione Messina non ha ottemperato, entro il 31-12-2001, alla modifica della convenzione. Modifica che doveva essere effettuata con una delibera di Consiglio comunale, nella quale fosse ridefinita la concessione, per adeguarla alle nuove normative che le autorità statali per l'energia elettrica ed il gas avevano di recente emanato. Atto necessario ed inderogabile per l'attuazione del progetto di ampliamento della rete.
Grave negligenza
Potrebbe essere proprio quest'ultima negligenza amministrativa la goccia che ha fatto traboccare il vaso e costretto i proprietari romani della Tecnomontaggi a cedere definitivamente l'azienda alla Italcogim Spa di Milano, che ha rilevato l'intero pacchetto azionario dell'azienda capitolina. Un passaggio di azioni e di proprietà che non dovrebbe inficiare le strategie del gruppo, né avere ripercussioni sui livelli occupazionali a Cava de' Tirreni. «Ringraziamo l'Amministrazione Messina - dichiara Antonio Pisapia, ex consigliere comunale dei Democratici di Sinistra - per l'attenzione che riserva alle frazioni. Ha nei fatti disatteso sia le aspettative di migliaia di cittadini che l'impegno preso in campagna elettorale di riqualificare le località periferiche e le frazioni». La Tecnomontaggi, presente sul territorio metelliano dal 1978, consorziata con l'Ital Impianti del Gruppo Iri, ha di fatto gestito, fra alterne vicende e polemiche, tutta la partita della metanizzazione cittadina. Quando manca oltre un decennio alla scadenza della convenzione, passa la mano e lo fa in un momento in cui i rapporti con l'Ente comunale non sono dei migliori. Recenti sono i dissidi fra l'azienda del gas ed il Comune, dovuti alle continue perforazioni, accidentali, della rete di distribuzione del gas, provocate dalle ditte appaltatrici di lavori pubblici, a cui il Comune non ha mai fornito la mappatura della rete.
Fonte: Il Portico
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