Tu sei qui: Cronaca"Salvate i portici, fermate i lavori"
Inserito da (admin), lunedì 5 maggio 2008 00:00:00
«Sospendete i lavori ad horas»: è il grido di allarme, l'ultimo in ordine di tempo, lanciato dall'avv. Gennaro Guida, amministratore e rappresentante legale del condominio Palazzo Romano, al sindaco Gravagnuolo ed alla Soprintendenza di Salerno. Dopo le voci, i mormorii, le segnalazioni di Assoutenti, arriva ora la denuncia di un amministratore di condominio. La realizzazione della pubblica illuminazione nell'ambito del progetto Urban "Borgo in luce", avviata una decina di giorni fa, ha suscitato in città forti polemiche e gridi di allarme.
Si è provveduto inspiegabilmente - è questa l'accusa venuta dall'avv. Guida, ma anche da privati cittadini, da tecnici ed associazioni consumatori - a forare e spaccare tutto il tufo grigio a vista delle arcate dei porticati ove dovevano essere inserite le tubazioni di plastica corrugata, danneggiando irreparabilmente le pietre che per circa tre secoli erano rimaste intatte, superando anche il sisma del 1980. La polemica sui corpi illuminanti, che pure ha appassionato l'opinione pubblica (le lampade sono state battezzate frullatori o salsicciotti), ha ceduto il passo al grido di allarme venuto da più parti per i guasti alle arcate ed ai cosiddetti "pulieri". «È uno scempio che non cessa. Con lunghissime ed acute punte i trapani entrano nelle arcate, provocando notevoli squarci. Oggi sono visibili solo le lesioni esterne, ma non conosciamo il danno che può aver provocato al suo interno», dice Guida.
La storia urbanistica ed architettonica dei vari pilastri è varia e soprattutto la stessa composizione del materiale. «Oggi muoversi su pezzi di storia senza conoscerne la composizione, né preoccuparsi del rischio di provocare danni, è un vero delitto», tuona l'arch. Coda. «Ma è ancora più grave - aggiunge un commerciante - se il direttore dei lavori non segue costantemente la messa in opera, anche se sappiamo che ha raccomandato prudenza nell'esecuzione». Del problema è stata interessata la Soprintendenza di Salerno, che potrebbe bloccare i lavori in attesa di monitorare la situazione, rilevare i guasti ed offrire le opportune soluzioni ad un problema che ormai è scoppiato in tutta la sua gravità. Si parla di danni irreparabili. Cava è l'unica città del Mezzogiorno con portici ed il centro storico della valle è un unicum urbano.
Guida furioso: «I danni possono essere irreparabili»
Gennaro Guida, amministratore e rappresentante legale di molti palazzi del centro storico e del condominio di Palazzo Romano in Corso Umberto, è su tutte le furie. «Non si sono resi conto che hanno provocato dei danni irreparabili. Hanno spaccato le pietre ed il tufo delle arcate, sono pietre del Seicento, chiederemo i danni», sbotta mentre con una macchina fotografica immortala i guasti. «Palazzo Romano come quello Ioele ed altri del Borgo sono vincolati. Ed il danneggiamento è punibile in base al Codice Penale, che prevede la reclusione da 6 mesi a 3 anni e si procede d'ufficio. Non siamo stati informati dell'inizio. Come centro interessato per i lavori da eseguirsi sulla proprietà privata, avremmo potuto offrire un contributo perché non fossero adottate soluzioni così invasive», aggiunge.
In particolare l'avvocato pone sul banco degli imputati Gravagnuolo nella sua qualità di sindaco e di primo responsabile del Comune: «Si continua a perseverare nel considerare il cittadino o proprietario un estraneo, spogliandolo dei suoi diritti ed interessi legittimi. Forse è ora che sia la pubblica amministrazione a rispettare le regole ed a far pagare il giusto prezzo a chi sbaglia senza sconti, come è stato giustamente fatto per i costruttori di case abusive». Guida non si dà pace: «Condivido i progetti di miglioramento della città, io stesso ho partecipato con alcuni edifici in condominio ad accedere ai fondi del piano Urban, ma non accetto che sia proprio la pubblica amministrazione a rovinare quel patrimonio architettonico che quotidianamente, insieme ad altri privati cittadini che hanno un minimo di cultura e di sensibilità, si cerca di preservare dagli attacchi degli abusivi, dei vandali e degli ignoranti».
Fonte: Il Portico
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