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San Cesareo, il raid non è opera di vandali

Inserito da (admin), venerdì 30 maggio 2003 00:00:00

Tre giorni di indagini nella frazione di San Cesareo non sono bastati per spiegare il giallo del terribile raid sacrilego all'interno del prefabbricato usato fino a pochi mesi fa come cappella, oggi adibito a deposito della chiesa ristrutturata. Un atto di vandalismo di cui non si trovano ancora i colpevoli. Di certo, più di uno ed appartenenti, molto probabilmente, ad alcune famiglie della zona. Questa è la pista investigativa che stanno seguendo i Carabinieri della Stazione locale, diretta dal comandante Paolo Mannino. Stando agli accertamenti eseguiti dai militari, ad agire non sarebbe stata una banda di balordi, ma qualcuno che risiede nella zona, che già in passato avrebbe avuto da ridire su alcune decisioni degli ecclesiastici, in particolare per quel che concerne l'utilizzo degli spazi e dello stesso prefabbricato. Ad accreditare questa tesi ci sarebbero dei precedenti nei confronti del parroco, ascoltato dai Carabinieri la sera stessa dell'incursione vandalica. Sospetti comprovati dai primi accertamenti investigativi. Dal sopralluogo eseguito all'interno del prefabbricato, infatti, i Carabinieri non hanno ravvisato la sottrazione di oggetti o arredi sacri. È caduta così, fin dalle prime ore, l'ipotesi del furto ed ha preso piede quella dell'azione dimostrativa. I rilievi non hanno dato utili indicazioni. L'unica certezza, per ora, è che non è stata lasciata alcuna scritta, se si escludono alcuni disegni sulle pareti esterne. Per gli inquirenti, dunque, si è trattato di un atto vandalico, che nasconderebbe, però, vecchie ruggini. Nessuno della zona ha visto o sentito qualche rumore sospetto, l'unico elemento capace di trasformare l'ipotesi in pista investigativa. Le indagini, intanto, continuano.

Fonte: Il Portico

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