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Tu sei qui: CronacaSan Felice a Cancello: recuperato il corpo di Giuseppe, secondo disperso della frana di Talanico

Cronaca

La violenta frana che ha colpito la frazione di Talanico, nel comune di San Felice a Cancello, ha strappato alla vita Agnese Minieri, 74 anni, e suo figlio Giuseppe Guadagnino, 42 anni

San Felice a Cancello: recuperato il corpo di Giuseppe, secondo disperso della frana di Talanico

Dopo sedici giorni di ricerche ininterrotte, è stato ritrovato nell'ex cava Giglio il corpo di Giuseppe Guadagnino, disperso dal 27 agosto insieme alla madre, il cui corpo era stato recuperato il 2 settembre. La Procura ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo e disastro colposo

Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), venerdì 13 settembre 2024 07:04:09

Dopo quasi due settimane di incessanti ricerche, è stato recuperato il corpo di Giuseppe Guadagnino, il 42enne disperso dal 27 agosto insieme alla madre Agnese Minieri, 74 anni, in seguito alla frana che ha devastato la frazione di Talanico, a San Felice a Cancello, in provincia di Caserta. Il cadavere dell'uomo è stato trovato ieri, 12 settembre, dai Vigili del Fuoco di Caserta nelle acque del laghetto formatosi nell'ex cava Giglio, lo stesso luogo dove era stato ritrovato il corpo della madre il 2 settembre.

Giuseppe e sua madre si trovavano su un terreno di loro proprietà quando una violenta ondata di maltempo ha colpito la zona, travolgendo veicoli e strutture. Il fratello Raffaele Guadagnino, unico sopravvissuto, aveva raccontato di essersi salvato raggiungendo il centro abitato, mentre i familiari si trovavano su un secondo veicolo, che è stato rinvenuto distrutto già nelle prime ore di ricerca. Successivamente, sono stati ritrovati altri detriti dell'apecar e uno zaino contenente attrezzi appartenente a Giuseppe.

Le operazioni di soccorso non si sono mai fermate, nonostante la consapevolezza che trovare i due dispersi in vita fosse ormai quasi impossibile. Carabinieri, Vigili del Fuoco, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e numerosi volontari hanno continuato a perlustrare la zona devastata, concentrandosi sull'ex cava Giglio, dove si erano riversati gran parte dei detriti e delle acque piovane. Fondamentale è stato l'intervento di mezzi anfibi e del cane Baila dei Carabinieri, specializzato nella ricerca di tracce di sangue e cadaveri. Il ritrovamento del corpo di Giuseppe è avvenuto sotto uno spesso strato di melma, impigliato in oggetti sommersi.

Le salme di madre e figlio verranno sottoposte ad autopsia, come disposto dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e disastro colposo. I carabinieri della Compagnia di Maddaloni stanno proseguendo le indagini per fare chiarezza sulle dinamiche dell'accaduto.

Il sindaco di San Felice a Cancello, Emiliano Nuzzo, ha annunciato che verrà proclamato il lutto cittadino il giorno dei funerali, che si svolgeranno non appena saranno completati gli esami autoptici e concesso il nulla osta dalla magistratura.

Fonte: Il Vescovado

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