(ANTEPRIMA) Si era preoccupato di avvertire quell'uomo addormentatosi, di essere giunti al capolinea. Mattinata da dimenticare, quella di oggi, per un autista delle autolinee Sita, minacciato da un passeggero svegliato nel bel mezzo del suo pisolino.

Ha del paradossale ciò che è successo intorno alle 7 e 30 a Scala: a bordo dell'autobus proveniente da Amalfi c'era soltanto quell'uomo, tra i 30 e i 35 anni, alto, capelli chiari, che stava dormendo beatamente da un bel po' (nonostante i rumori e le vibrazioni dei carri da bestiame SITA che ancora circolano sulla Amalfi-Ravello-Scala).

Alla chiamata, la reazione spropositata e aggressiva del passeggero - che di scendere non ne voleva proprio sapere - che ha cominciato inspiegabilmente a inveire contro il conducente, intimandogli di riprendere la corsa.

Non senza la preoccupazione d'essere colpito d'improvviso alle spalle, l'autista si rimette, in preda al panico, alla guida, con il folle (con ogni probabilità non residente in Costiera) che continua con le sue invettive, tra cui "se non fai come ti dico ti verrò a cercare ovunque tu sia".

Ma dopo neanche un chilometro, presso l'area di sosta dei bus lungo la strada, alla vista di un collega, il conducente accosta, tira il freno di stazionamento e abbandona il pullman.

E' allora che lo squilibrato, lesto anch'egli, tira via le chiavi dell'accensione e si dà alla fuga. Trova, sulla strada, un passaggio di fortuna a bordo di un furgoncino della nettezza urbana (col conducente ignaro dei fatti) fino alla vicina Ravello dove avrebbe fatto perdere le proprie tracce.

L'episodio è stato denunciato ai Carabinieri: il pullman resta fermo a Scala, ora si cerca il folle.