Potrebbero essere presto identificati gli autori delle scritte selvagge impresse sulle facciate del Duomo metelliano. La verità si celerebbe dietro le immagini catturate da passanti e testimoni che hanno immortalato la scena con il proprio cellulare. A rafforzare le prove, almeno per quanto riguarda gli atti compiuti ai danni della facciata laterale, anche le immagini della telecamera a circuito chiuso attiva in Piazza Abbro.

Sarebbe stato un gruppo di ragazzini incensurati e provenienti da paesi limitrofi ad aver lasciato graffiti di cattivo gusto, oltre che offensivi, sulle facciate di un luogo sacro e dall’alto valore storico per la cittadina metelliana.

Data la mancanza di una possibile comparazione con persone già schedate, il procedimento di riconoscimento dei colpevoli avrà tempi più lunghi, anche se le immagini saranno supportate dalle numerose testimonianze raccolte nei giorni scorsi dagli agenti del Commissariato di Polizia, diretti dal vicequestore Gallo.

«Si tratta di scritte oscene ed offensive che deturpano gli edifici pubblici», ha sottolineato l’ispettore Rese del Commissariato, che sta seguendo le indagini. I responsabili, anche se minorenni, saranno chiamati a pagare multe salatissime.

Si procederà con una querela di parte nei casi in cui ad essere deturpati siano edifici di proprietà privata, mentre per le scritte lasciate su monumenti, chiese ed altri edifici pubblici anche il Comune può costituirsi parte civile e chiedere il risarcimento dei danni.