Tu sei qui: CronacaSe.T.A., un anno tra successi e veleni
Inserito da (admin), lunedì 24 settembre 2007 00:00:00
Hanno ottenuto risultati positivi dal "Customer Satisfaction 2006", l'indagine di soddisfazione del servizio da parte dell'utenza. Il presidente della Se.T.A., Salvatore Senatore, ed i consiglieri d'amministrazione nominati dal Comune, Pasquale Lupi Milite, Alfonso Papalino, Vincenzo De Nicola e Pierpaolo Barone, hanno spento la candelina del primo anno di gestione, ma sulla municipalizzata per l'igiene urbana soffiano venti di buriana. «Una cosa è la politica, altra l'attività della Seta - afferma Senatore - che in quest'anno è andata avanti in maniera serrata, raggiungendo risultati positivi non solo nel lavoro quotidiano di pulizia e smaltimento, grazie all'abnegazione e professionalità del personale, ma anche nella ricerca sperimentale, nella sensibilizzazione e nella didattica per le scuole».
Il presidente Senatore festeggia, ma ha il fiato sul collo praticamente di tutti i partiti, che attendono le sue dimissioni dopo i mutamenti nel panorama politico cittadino, con l'uscita dalla maggioranza del suo sponsor, l'ex capogruppo della Margherita, Antonio Barbuti. «Fino a quando non avrò la sfiducia dei soci - spiega Senatore - non vedo la ragione di lasciare l'incarico». Intanto, il consulente legale, anch'egli tra i nominati dalla politica, l'avv. Marcello Bresciamorra, ha rassegnato le dimissioni, appena - ha fatto sapere - si sono conclusi alcuni procedimenti legali che lo vedevano impegnato personalmente per conto della Se.T.A., ed in ossequio alle regole non scritte della politica.
Diffusi anche gli ultimi dati sulla raccolta differenziata: dal 15% del 2006 si è giunti al 33% nei primi 8 mesi del 2007. Non ancora raggiunta, però, la soglia minima del 35% prevista dalla Legge Ronchi, che consentirebbe risparmi nei costi di smaltimento dei rifiuti in discarica. Non sembra invertire la tendenza neppure il trend, sempre al rialzo, della bolletta. «Bisogna rivedere la convenzione - tuona il consigliere comunale dell'Udeur, Emilio Maddalo - credo ci siano i presupposti per fare in modo che i cittadini non siano ostaggi inermi degli aumenti dei costi di smaltimento dei rifiuti, che a Cava sono tra i più alti».
Ancora al palo anche il progetto di raccolta dei rifiuti porta a porta, insufficienti perfino i cassonetti per la differenziata. Basta mettere piede appena fuori dal centro per non trovare neppure i contenitori almeno per il vetro ed il multimateriale. «Abito ai Pianesi, praticamente al centro della città - afferma Anna Di Marino - ed oltre all'umido non ho dove buttare tutto il resto dell'immondizia, se non nei cassonetti dell'indifferenziata». Stessa situazione nelle frazioni. «È un peccato - osserva Amalia Della Rocca - dopo tanti anni di appelli alla differenziata, di educazione anche nelle scuole, ora che si sta consolidando nella forma mentis delle persone la volontà di differenziare, a segnare il passo è proprio chi dovrebbe assecondare ed incentivare il servizio».
Fonte: Il Portico
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