Si è concluso l'11 novembre 2024 un capitolo giudiziario che andava avanti da oltre otto anni. Nel 2017, l'ex sindaco di Cetara, Secondo Squizzato, insieme ad altri amministratori della Costiera e a funzionari della società Ausino, era finito sotto processo con l'accusa di cattiva gestione degli impianti di depurazione, accusati dalla Procura di aver riversato acque reflue non trattate adeguatamente nel mare di Cetara e nel fiume Sele, compromettendo la qualità ambientale.

Il Tribunale di Salerno, nella Sezione Seconda presieduta dal Magistrato Lucia Casale, ha assolto Squizzato, ritenendo infondate le accuse di omissione di atti d'ufficio a suo carico, perché "il fatto non sussiste".

Rinunciando alla prescrizione, Squizzato ha scelto di affrontare il processo fino alla fine, spinto dalla volontà di affermare la propria innocenza.

"Coinvolto quale ex sindaco di Cetara ho rinunciato alla prescrizione per vedere affermata l'assenza di qualsiasi omissione da parte mia", ha dichiarato con soddisfazione, aggiungendo che l'assoluzione rappresenta solo una parziale consolazione dopo anni di tensione e amarezza. "Pur avendo operato correttamente per la soluzione di un problema annoso come la depurazione delle acque, ho dovuto subire un processo per dimostrare fatti già evidenti dai documenti presentati durante le indagini".

Con questa sentenza, Squizzato vede riconosciuto il proprio impegno verso la comunità di Cetara, confermando di aver sempre agito nel rispetto delle normative e per il bene della cittadinanza. "Resta almeno la consapevolezza di essere stato utile alla propria comunità, e questo può anche bastare", ha concluso con orgoglio.