All'inizio del nuovo anno scolastico Mons. Orazio Soricelli si rivolge agli studenti dell'Arcidiocesi, invitandoli a vivere l'anno che si apre davanti a loro come un prezioso dono del Signore. Fa sentire nelle parole il suo affetto paterno e la grande sollecitudine per la loro vita e la formazione culturale e spirituale. «La vostra è la stagione della primavera, caratterizzata dall'attesa, dai sogni, dalle speranze. Provate ad interrogarvi seriamente circa i desideri veri che vi portate nel cuore. Non vi ingannate con le illusioni del momento». Soricelli li esorta ad essere esigenti ed a seguire il sentiero della verità, perché conduce alla libertà vera e verso più ampi orizzonti. Un cammino nel quale gli studenti sono chiamati a dare il meglio di loro stessi e gli educatori ad aiutare i giovani a trovare il senso dell'esistenza, percependo il significato di ciò che devono studiare. La qualità formativa del rapporto tra insegnanti ed alunni segna il buon funzionamento della scuola, che è una palestra in cui conoscere ed apprendere a vivere si coniugano armonicamente. E l'insegnamento della religione si inserisce nel cammino educativo e contribuisce alla crescita integrale, proponendo i valori morali e spirituali fondamentali. Ed ancora, Mons. Soricelli fa sue le parole di Papa Benedetto XVI rivolte ai giovani di Colonia: «Spalancate il vostro cuore a Dio, lasciatevi sorprendere da Cristo. Concedetegli il diritto di parlarvi. La felicità che cercate ha un nome, un volto, quello di Gesù di Nazareth». E conclude invitando ragazzi, docenti, dirigenti e genitori a scoprire il segreto che è dentro l'esistenza di ciascuno, impegnando le migliori energie per realizzarlo. «In tutti voi vi sia l'impegno necessario per fare della scuola un luogo di autentica maturazione umana. Buon anno scolastico».