Confusa e stordita: era sdraiata, quasi svestita, sul sediolino della sua auto, una Renault Clio. Gli abiti che aveva addosso a stento la coprivano. É stata ritrovata così G.P., una ragazza di S. Arcangelo, scoperta a pochi passi dalla piccola Cappella dell'Alessia da alcuni ragazzi, che alle prime luci dell'alba erano usciti da casa per fare jogging. Mistero sulle cause del malore. Gli agenti del Commissariato, diretti dal vice-questore Sebastiano Coppola, mantengono uno stretto riserbo sul perché la ragazza si trovasse in quello stato, e per di più da sola in una zona quasi deserta. Secondo le prime indiscrezioni, la sera precedente la Polizia avrebbe raccolto la segnalazione di scomparsa di una ragazza, denunciata dagli stessi familiari. Erano poco prima delle 6 quando la ragazza è stata ritrovata priva di conoscenza nella sua Renault Clio. In completo stato confusionale, non ha risposto alle domande dei soccorritori del 118, che hanno cercato di risalire alle sue generalità dai documenti, custoditi nella sua borsa. «Credevamo che fosse morta», hanno raccontato i ragazzi che l'hanno trovata. Sul posto sono giunti l'ambulanza della Croce Bianca ed il medico del 118, raggiunti poco dopo dagli agenti della Polizia che si trovavano di pattuglia. La ragazza, non in grado di parlare, è stata portata in ospedale. Al Pronto Soccorso del "Santa Maria dell'Olmo" i medici della Divisione di prima emergenza hanno valutato le sue condizioni. Nessuna lesione o segno di aggressione, solo "disorientamento spazio temporale". Dopo le prime cure avrebbe iniziato a pronunciare qualche parola, ma a tutte le domande avrebbe risposto "non ricordo nulla". Insieme alla madre ha lasciato l'ospedale, rifiutando il ricovero. La ragazza non presentava alcun segno di aggressione, né un aspetto trasandato. Sulla vicenda gli inquirenti intendono mantenere il massimo riserbo, per tutelare la privacy della ragazza e della famiglia. In corso le indagini per chiarire il mistero e verificare se ci sono responsabili. Secondo una prima ricostruzione, la ragazza si sarebbe allontanata da casa e, con ogni probabilità, si sarebbe appartata nella zona dell'Alessia, in compagnia di qualcuno o forse in gruppo. La mancanza di esami specifici non aiuta certo a capire se la giovane avesse ingerito qualche sostanza capace di provocarle il malore.