Tu sei qui: CronacaSfratto, il Cuc si ribella al sindaco
Inserito da Il Salernitano (admin), lunedì 28 aprile 2003 00:00:00
Lo sfratto del Club Universitario Cavese solleva un polverone politico e culturale a Cava de' Tirreni. La decisione del sindaco Alfredo Messina è, forse, una delle più impopolari prese in questi primi due anni di mandato, perché il Cuc rappresenta un sodalizio radicato sul territorio, fucina di eventi, da sempre luogo di dibattito culturale. Ora le speranze del presidente del Cuc, Marcello Rescigno, sono ridotte al lumicino. Sulla testa della struttura cala l'ascia dello sfratto esecutivo: data ultima per lo sgombero dei locali è il 30 giugno 2003. E per non spegnere quel lumicino, Rescigno ricorre alla carta bollata. A difendere il Cuc ed i suoi soci sarà l'avvocato Vincenzo Capuano, al quale si è affiancato, a titolo gratuito, l'avvocato Alfonso Senatore, noto penalista e capogruppo di Alleanza Nazionale alla Provincia di Salerno. Ma la lotta, quella sanguigna, si svolgerà sul "campo". Rescigno ed i soci più attivi hanno avviato, in concomitanza alla campagna di adesioni gratuita per la fascia di età fino a 24 anni, anche una petizione popolare da presentare al sindaco Messina. Sono previste clamorose azioni di protesta. Paventato, infatti, l'incatenamento dei soci alla struttura per evitare lo sfratto. «Il contratto - ha sottolineato Rescigno - scade nel 2004. Quello del sindaco è solo un atto di forza, ma noi andremo avanti senza paura. Il 30 giugno siamo disposti anche ad occupare il suolo e ad incatenarci sul pavimento dell'entrata, davanti a Carabinieri e Polizia. Sono amareggiato, non pensavo che vi fosse tanto non buon senso nell'Amministrazione. Non capisco cosa spinga il sindaco a perseverare su questa strada». Duro anche l'avv. Alfonso Senatore: «Ho offerto gratuitamente il patrocinio legale al Cuc e mi affiancherò all'avvocato Capuano. Da una prima lettura degli incartamenti, posso ostentare un cauto ottimismo. Ringrazio Rescigno per avermi conferito la tessera di socio onorario. Ricordo con piacere i momenti della mia giovinezza passata al Cuc e mi batterò affinché anche le nuove generazioni possano usufruire dell'importante struttura culturale. Se Messina non farà un passo indietro, sono pronto ad incatenarmi con gli altri iscritti. Purtroppo, non comprendo le scelte operate dal sindaco. Siamo alla vigilia di importanti appuntamenti elettorali e Messina, col suo agire, sta consegnando la città nelle mani della sinistra». Il Cuc, senza passi indietro da parte del sindaco, finirebbe relegato in uno dei piani del Social Tennis Club, perdendo, di fatto, locali che hanno ospitato manifestazioni di spessore, oltre al campo sportivo polifunzionale. L'attuale sito che ospita il Club Universitario Cavese verrebbe convertito in una struttura teatrale ancora tutta da definire e da realizzare.
Fonte: Il Portico
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