Dopo la promessa di convocazione di un tavolo anti-crisi strappata all’assessore al Lavoro, Vincenzo Lamberti, a seguito del corteo di protesta inscenato per le strade di Cava de’Tirreni lo scorso 31 marzo, il caso Silba torna a far parlare di sé. Ieri mattina, alla presenza del sindaco Marco Galdi, del presidente del Consiglio comunale, Antonio Barbuti, dell’ex sindaco Luigi Gravagnuolo, del consigliere di minoranza Enzo Servalli e dello stesso assessore Vincenzo Lamberti, si è riunita al Palazzo di Città metelliano l’unità di crisi.

Sul tavolo della discussione la vicenda relativa ai 135 dipendenti della società che gestisce i centri riabilitativi “Villa Alba” a Cava de’Tirreni, “Villa Silvia” e “Montesano” a Roccapiemonte, che rischiano seriamente di perdere il proprio posto di lavoro. Durante l’incontro i convenuti hanno focalizzato la loro attenzione soprattutto sulla mancata corresponsione di alcune mensilità ai lavoratori della Silba.

Aspetto, questo, che con molta probabilità sarà al centro dell’incontro in programma sabato prossimo con il responsabile dell’Asl per la sanità privata, nel corso del quale si cercherà di capire a quando risale l’ultima retribuzione corrisposta.

In una nota, intanto, i vertici della Silba S.p.a. hanno ribadito che le somme versate dall’azienda sanitaria locale alla società nel mese di febbraio sarebbero da intendere come acconto per l’adeguamento delle rette per le prestazioni sanitarie. Quanto al conto delle partite correnti, invece, lo stesso risulterebbe fermo con l’Asl al maggio 2010. Mancherebbero, quindi, i conguagli dovuti ai primi 5 mesi dello stesso anno ed il pagamento di ben 10 mensilità.