Tu sei qui: CronacaSocietà svuotata per arricchire la famiglia: a Napoli maxi sequestro da 2,3 milioni di euro nel settore delle energie rinnovabili
Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), martedì 25 marzo 2025 11:11:00
Per delega del Procuratore della Repubblica, si comunica che militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip del Tribunale di Napoli, su richiesta di questa Procura della Repubblica, Sezione III, Criminalità Economica, finalizzato alla confisca - diretta e per equivalente - di beni mobili, immobili e attività finanziarie per un ammontare complessivo di 2.384.975,64 euro.
Le indagini svolte hanno permesso di accertare il riciclaggio dei proventi derivanti dalla distrazione del patrimonio di una società operante nel settore della produzione di energie rinnovabili che, sebbene in liquidazione e in palese stato di decozione, ha continuato ad operare sul mercato tra il 2016 e il 2022 attraverso operazioni volte, in gran parte, allo svuotamento delle casse sociali.
In particolare, il liquidatore della società ha assunto, tra gli altri, la moglie e la figlia, elargendo loro, rispettivamente, stipendi mensili di 12.300,00 e 5.700,00 euro e bonus di ingresso di 50.000,00 e 30.000,00 euro; ha stipulato contratti di manutenzione con una società di cui era socio insieme alla moglie, sostenendo oneri non giustificati posto che i lavori sono stati poi affidati a terzi; ha sostenuto il pagamento di interventi di ripristino per furti asseritamente subiti, ma mai effettivamente denunciati; ha disposto bonifici a favore del proprio nucleo familiare per oltre 2 milioni di euro utilizzando causali fittizie.
Le condotte distrattive sopra descritte avevano già dato luogo, nel mese di ottobre 2023, all'emissione di un primo decreto di sequestro preventivo di beni per un valore di circa 4.2 milioni di euro, pari al profitto del reato di bancarotta fraudolenta.
Dallo sviluppo delle indagini finanziarie è emerso che, contestualmente o nei giorni immediatamente successivi alla ricezione delle somme distratte, gli indagati ne hanno dissimulato la provenienza delittuosa mediante bonifici verso società collegate, investimenti in beni di consumo voluttuari nonché l'acquisto, la ristrutturazione e l'arredo di unità immobiliari.
Su queste basi, sono stati ora sottoposti a sequestro, quale profitto dei reati di riciclaggio, reimpiego e autoriciclaggio, quattro immobili di pregio siti a Napoli, Massa Lubrense e Crotone e le quote di 10 società beneficiarie delle distrazioni accertate.
Il provvedimento emesso ed eseguito è una misura cautelare reale disposta in sede di indagini preliminari, avverso la quale sono ammessi mezzi di impugnazione e i cui destinatari sono persone sottoposte a indagini e, quindi, presunti innocenti fino ad eventuale sentenza definitiva di condanna.
Fonte: Positano Notizie
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