La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato da cinque persone indagate per produzione e spaccio di droga in Costa d'Amalfi, che lo scorso 9 novembre erano state interessate da provvedimenti di custodia in carcere, arresti domiciliari e obbligo di dimora.

Per questo, ieri, 22 marzo, i Carabinieri della Compagnia di Amalfi hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Sezione del Riesame del Tribunale di Salerno (in accoglimento dell'appello presentato dalla Procura avverso la concessione di una misura cautelare meno afflittiva del GIP di Salerno già eseguita lo scorso novembre), che ha disposto il carcere nei confronti di quattro di essi (S.M., S.R., M.R. e D.E.A), nonché gli arresti domiciliari nei confronti di P.E.

Il provvedimento dalla citata Sezione del Riesame - emesso il 5 dicembre 2022 e divenuto esecutivo il 21 marzo - ha riconosciuto, allo stato, la partecipazione degli indagati per aver costituito un'associazione a delinquere capeggiata da S.M. e dedita al traffico di stupefacenti tra Vietri sul Mare e Maiori.

I pusher si approvvigionavano della droga in parte acquistandola nell'agro nocerino-sarnese, in parte grazie a due appezzamenti di terreno adibiti alla coltivazione di canapa indica rinvenuti nel corso delle indagini.

(Foto di repertorio)

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