26 casi di malattia vescicolare suina riscontrati in 2 allevamenti ubicati nella frazione Sant'Anna. È panico in città, anche se i medici invitano ad evitare allarmismi: in ogni caso l'infezione non si propaga all'uomo, occorrono solo le giuste precauzioni. Un provvedimento adottato dal sindaco Alfredo Messina ordina il sequestro dell'allevamento suino ubicato a Sant'Anna, di proprietà di Rosa Vitale. A giustifica dell'ordinanza restrittiva, la presenza nell'allevamento di un focolaio della malattia vescicolare suina, riscontrata in seguito ad un controllo effettuato dai veterinari dell'Ufficio operativo del Distretto sanitario cavese 96 bis. Le prove diagnostiche del sangue di 22 suini, effettuate presso l'Istituto Zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno di Portici, hanno dato esito positivo. Oltre al sequestro dell'allevamento, nell'ordinanza sindacale viene disposta la macellazione entro 3 giorni dei 22 capi trovati positivi alla malattia. In più, il divieto di introdurre nell'allevamento altri capi di animali della stessa o di altra specie. Il divieto d'accesso riguarda anche le persone estranee all'allevamento. Lo stesso dovrà essere disinfettato ed il personale addetto non potrà avere contatti con persone o animali di allevamenti vicini. Attrezzi, foraggio, letame ed altro materiale non dovranno essere trasferiti ad un luogo diverso da quello infetto. Infine, anche i corsi d'acqua comunicanti con l'allevamento posto in quarantena sono preclusi agli animali vicini. Già la settimana scorsa, un medesimo provvedimento è stato adottato per un allevamento ubicato nella stessa frazione, dove è stata riscontrata la positività alla malattia vescicolare suina di altri 4 capi. Anche in quel caso è stato necessario l'abbattimento degli animali infetti. In totale, 26 capi condannati alla macellazione preventiva in appena 10 giorni. Un numero consistente, che non dovrebbe far ritenere l'infezione un semplice contagio, ma una vera e propria epidemia molto contagiosa per gli altri suini. Va detto, comunque, che l'uomo o altre specie di animali non possono essere contagiati dall'infezione della malattia vescicolare, né conseguenze, a breve o lungo termine, sono state contemplate nella casistica generale della malattia. La carne dei suini macellati, non esistendo alcun pericolo, è stata messa normalmente in commercio. Le prescrizioni cautelative, anche se in misura meno radicali dell'allevamento infetto, sono state adottate anche per quelli limitrofi, che dovranno essere trattati in eguale misura, con disinfettante a base di glutaraldeide. In questi ultimi anni i controlli dell'Ufficio operativo del Distretto sanitario sugli allevamenti in genere si sono fatti più meticolosi e professionali, a garanzia di allevatori e cittadini.