Tu sei qui: CronacaTifosi diffidati, scattano i ricorsi
Inserito da (admin), giovedì 4 novembre 2004 00:00:00
Solo reati minori ed il rilascio di false generalità sono contestati ai 72 ultrà della Cavese diffidati dopo gli scontri allo stadio "Iacovone" di Taranto. Nei provvedimenti di divieto dai campi di calcio, firmati dal questore del capoluogo pugliese, risultano colpiti solo quei tifosi responsabili di infrazioni e singoli episodi. Lo ha spiegato il capogabinetto della Questura di Taranto, il dott. Giusti, che ha sottolineato come lo stesso metro di misura è stato utilizzato anche con i tifosi del Taranto. Di questi, infatti, circa una quindicina risultano denunciati a piede libero e diffidati. Ieri, intanto, la notizia della diffida di massa ha provocato le prime, vibranti reazioni. Non manca tra i destinatari chi, sicuro della propria estraneità ai fatti contestatigli, ha deciso di rivolgersi ad un legale. «In queste ore - ha confessato il padre di uno dei giovani diffidati - ci consiglieremo con il nostro avvocato. Abbiamo intenzione di presentare ricorso. Ci sono tutti gli elementi per dimostrare che si è trattato di un errore. Siamo costretti a non poter andare allo stadio e tutto questo per un'ingiustizia, un'aggressione subita». Un esempio positivo c'è. Un tifoso della Cavese, Michele Chiafalà, diffidato per gli incidenti scoppiati dopo la partita Delianuova-Cavese, decise di ricorrere alla Cassazione contro il provvedimento del questore Calabrese, spuntandola. Si spianò la strada, così, anche ai successivi verdetti che hanno portato all'assoluzione degli altri ultrà rinviati a giudizio. Le diffide e la decisione del giudice sportivo, che ha inflitto alla Cavese l'obbligo di giocare 4 partite a porte chiuse, hanno scatenato una vera e propria gara di solidarietà. La settimana scorsa ha fatto scalpore l'iniziativa di un tifoso della Cavese, che ha inviato una lettera di ringraziamento al presidente Cutillo, allegando 20 euro: il corrispettivo del prezzo del biglietto d'ingresso per lui ed il figlio. E proprio per ovviare al mancato incasso per le partite in casa, è stata avviata alla Caffetteria della Repubblica di Corso Umberto I una raccolta di fondi per i biancoblù. Lo scopo è far sentire il proprio appoggio alla squadra del cuore ed al presidente. Cresce l'attesa, intanto, per la decisione dei Tribunale del Riesame sull'istanza di scarcerazione presentata dai due tifosi ancora rinchiusi presso il carcere di Taranto, Fioravante Siani e Raffaele Iuliano. Il verdetto dovrebbe essere ufficializzato entro la fine della settimana.
Fonte: Il Portico
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