Tu sei qui: CronacaTossicodipendente muore a Villa delle Rose
Inserito da (admin), lunedì 23 aprile 2007 00:00:00
Ha un malore. Viene accompagnata in ospedale e dimessa dopo poco, ma in serata muore nella sua stanza nella casa di Cura Villa Delle Rose: stroncata da un arresto cardiaco. Un fine tragica per Cristina Morresi, la donna di 43 enne nata a Macerata con un passato di tossicodipendenza ed oggi in cura al Sert.
La sua salma è ora al cimitero cittadino posta sotto sequestro dal magistrato che ha disposto l'esame autoptico del cadavere. Gli inquirenti vogliono escludere che ad ucciderla sia stata un'overdose. Un'ipotesi remota saltata fuori proprio per il suo passato di tossicodipendenza e per le sue attuali frequentazioni con giovani della zona, avvezzi al consumo di stupefacenti. «È un accertamento dovuto - spiega Antonio Memoli, direttore della Casa Villa delle Rose all'Alessia di Cava - la nostra assistita c'era stata affidata dal Comune di Maiori proprio per le sue problematiche relative alla dipendenza da droghe ed alcool. Doveva stare da noi un solo mese, poi la sua permanenza si è prolungata. Era in cura al Sert dove seguiva la terapia con il metadone. La donna poteva uscire dalla nostra clinica e quindi non appena abbiamo informato le autorità del decesso ed il nostro medico ha consegnato la sua cartella clinica il magistrato ha ritenuto opportuno sequestrare la salma e decidere per un esame più approfondito proprio per scongiurare l'ipotesi di un'overdose».
Secondo quanto riferito dagli uomini del commissariato di polizia, diretto dal vicequestore Pietro Caserta e dagli stessi dirigenti della clinica, la donna era stata colta da un malore e per questo era stata accompagnata dal personale di Villa delle Rose all'ospedale. Dopo gli accertamenti di routine, Cristina era stata dimessa. Qualche ora più tardi la tragedia: «È morta per arresto cardiaco - spiega il direttore della struttura - Il nostro medico dopo aver constatato il decesso ha provveduto a segnalare il caso alle autorità». Gli agenti della polizia hanno trasmesso tutti gli atti, inclusi la cartella clinica della donna, al magistrato incaricato. Intanto la salma è stata trasferita nella sala mortuaria del cimitero cittadino e posta sequestro in attesa della decisione del magistrato.
Fonte: Il Portico
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