Era in quarantena da diversi giorni ormai, insieme alla famiglia, dopo aver appreso di aver contratto il Covid. Aveva pochi sintomi, ma - essendo in gravidanza - la donna, residente a Tramonti, era molto vigile nel monitorare le proprie condizioni di salute.

Martedì, però, è accaduta una cosa che mai avremmo voluto raccontare. Siccome la febbre non accennava a scendere, la donna ha chiesto l'intervento del 118. L'ambulanza, impegnata in un altro intervento a Cetara, ha impiegato 1 ora e mezza per raggiungere l'abitazione.

Ricoverata al "Ruggi d'Aragona" di Salerno, la donna è stata subito visitata da un ginecologo e lì ha ricevuto una notizia straziante. Il cuore del bambino che portava in grembo da sei mesi non batteva più.

La donna non era ancora vaccinata, ma dopo i risultati positivi della strutturale, si era messa in lista per la somministrazione della prima dose. Il marito ha già il vaccino, ma per lei si era deciso di attendere, visto lo stato interessante.

Essendo positiva insieme all'intera famiglia, non ha potuto raggiungere autonomamente l'ospedale e ha dovuto attendere senza poter fare niente.

Incolpare i sanitari del ritardo non è opportuno, ma ciò che va evidenziato è che la Costiera Amalfitana, zona disagiata con le sue strade tortuose e gli ospedali lontani, non può essere servita soltanto da due ambulanze attrezzate per trasporti Covid.

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