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Cronaca

Val di Fiemme, Trentino, maltrattamento di animali, Assofido-Codacons, esposto, Procura

Trentino, sciatore insegue lupo e lo fa schiantare contro la rete metallica: presentato esposto in Procura

A destare preoccupazione sono soprattutto le condizioni di salute del povero lupo, che potrebbe essere rimasto ferito - anche gravemente – in seguito all’impatto

Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), martedì 20 febbraio 2024 08:54:01

Sta facendo il giro il video di uno sciatore che, per riprendere con il proprio smartphone un lupo finito per sbaglio su una pista della Val di Fiemme in Trentino, costringe l'animale a una fuga rocambolesca che lo fa sbattere contro la rete metallica di protezione della pista.

Sulla vicenda è intertenuto l'Ente Nazionale Protezione Animali che ha presentato alla Procura di Trento in seguito al folle inseguimento di cui è stato vittima un lupo, braccato da uno sciatore sulle piste della Val di Fiemme.

Dalle immagini si vede il povero animale fuggire all'impazzata dal suo aguzzino, fino ad urtare le barriere di sicurezza che delimitano la pista. A destare preoccupazione sono soprattutto le condizioni di salute del povero lupo, che potrebbe essere rimasto ferito - anche gravemente - in seguito all'impatto.

«Ci appelliamo al Corpo Forestale del Trentino affinché sia fatto il possibile per trovare l'animale e sincerarsi delle sue condizioni, assicurando che gli siano fornite tutte le cure necessarie», dichiara Enpa. Intanto, la denuncia presentata dall'associazione dovrebbe dare impulso alle attività di indagine, permettendo di arrivare all'identificazione dello sciatore. Questi rischia una condanna per maltrattamento di animali (reclusione da 3 a 18 mesi, o multa da 5 mila a 30 mila euro), ma la sua posizione potrebbe aggravarsi. Infatti se l'animale dovesse morire a causa delle ferite riportate nell'impatto, l'inseguitore potrebbe essere condannato anche per uccisione di animali (reclusione da 4 a 24 mesi).

«Quanto accaduto in Val di Fiemme non è purtroppo un episodio isolato. Sono ormai numerosissimi i casi di animali selvatici, lupi e orsi soprattutto, inseguiti da automobili, foraggiati o attirati per scattare selfie, uccisi con trappole, presi a fucilate. E evidente che, proprio a causa dei nostri comportamenti scellerati, siamo noi a costituire un pericolo per i selvatici e - prosegue Enpa - non loro per noi. Per questo è fondamentale che non venga assolutamente declassato il livello di protezione accordato a queste specie dalle norme nazionali ed europee. E che venga fermato ogni tentativo della PAT di autorizzare per legge gli spari contro orsi e lupi».

Parallelamente, anche Assofido-Codacons ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Trento, dichiarando: "Il gesto, del tutto ignobile posto in essere dall'utente, merita di essere condannato".

"Nella vicenda in esame parrebbero potersi ravvisare profili di rilevanza penale, tali da richiedere il sollecito intervento dell'Autorità adita - scrive Assofido-Codacons nell'esposto - Nella specie, nelle condotte suesposte, per come rappresentate, parrebbero potersi sussumere nella fattispecie delittuosa prevista e punita dagli articoli 544 bis e 544 ter del Codice Penale, nelle caratteristiche declinate dalla giurisprudenza di legittimità in punto di Uccisione di animali (qualora a seguito dell'episodio il lupo abbia riportato ferite mortali) e Maltrattamento di animali".

Per tale motivo Assofido-Codacons chiede alla Procura della Repubblica "di voler utilizzare ogni strumento investigativo consentito dalla legge e dal rito allo scopo di predisporre tutti i controlli necessari per accertare quanto esposto ed in caso positivo di verificare il configurarsi di eventuali illeciti e responsabilità, oltre che, in caso affermativo, di esperire l'azione penale".

Fonte: Positano Notizie

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