Milano - Il Tribunale di Milano, in funzione di Riesame, ha tempestivamente annullato l'ordinanza cautelare emessa nei confronti di Lucio Robustelli, 55 anni, originario di Scafati ma residente oggi a Salerno, dove si è trasferito dopo aver vissuto per diversi anni a Maiori. L'uomo, dipendente della Datamatic spa, era stato coinvolto nella maxi inchiesta su un presunto giro di fatture false per oltre un miliardo di euro.

La vicenda, che aveva portato lo scorso mese a 43 arresti e 195 indagati tra Palermo e Milano, vedeva legami ipotizzati con organizzazioni criminali, tra cui mafia e camorra. Tra i principali arrestati figurava Giovanni Nuvoletta, figlio del defunto boss Lorenzo Nuvoletta di Marano.

Robustelli, tuttavia, ha subito chiarito la propria posizione attraverso il suo legale, l'avvocato Dario Di Napoli del foro di Napoli. Gli approfondimenti investigativi hanno confermato le dichiarazioni del 55enne rispetto ai fatti contestati, portando i Magistrati ad annullare un provvedimento che si è rivelato puramente precauzionale.