Tentano l'ennesima truffa, ma stavolta le vittime prescelte non cadono nella trappola ed i malcapitati imbroglioni non possono fare altro che fuggire a gambe levate. Non è bastato far ricorso addirittura a Padre Pio per cercare di estorcere qualche centinaio di euro. Il fatto è accaduto lunedì scorso, alla frazione Passiano. Alle 10 circa, un 50enne bassino, robusto e ben vestito, bussa alla porta della famiglia Senatore. Ad aprire la signora Amelia. Dopo i convenevoli di rito, la bella notizia. «Siete stati sorteggiati per un bel viaggio, voi e vostro marito», annuncia il millantatore. Scontata la domanda: «Ma voi chi siete? Chi ci ha sorteggiato?». La risposta è addirittura l'Amministrazione di San Giovanni Rotondo, che avrebbe messo in palio viaggi di 2-3 giorni, tutto spesato, a favore di pensionati per visitare i luoghi di Padre Pio. «C'è suo marito? L'occasione è irripetibile», continua l'uomo. Dalla borsa, intanto, caccia fuori degli opuscoli, una cartella con una serie di nominativi di altri beneficiari dell'offerta ed alcuni numeri di telefono cui rivolgersi per pianificare la gita. Raggiunta dal marito Franco, la signora, annusando puzza di bruciato e trattendendo l'ospite davanti alla porta, gli chiede quali sono le motivazioni della presunta vincita e le eventuali modalità di riscossione. «Non si preoccupi, per voi è tutto gratis. Basta che telefoniate a questi numeri». Nel frattempo sopraggiunge il complice, sempre sulla cinquantina, ma più alto e snello, che aggiunge: «Ci sarebbe solo da fare un'offerta per gli orfanelli, 150 euro, ma in omaggio vi daremo una catenina d'oro ed un quadro di Padre Pio, che da solo vale oltre 200 euro». I coniugi, per fortuna, non abboccano ed i due truffatori, vista la mala parata, si allontanano. Probabilmente, a vanificare la truffa, la presenza di entrambi i coniugi e l'impossibilità di entrare in casa per rovistare nei cassetti, mentre uno dei due intratteneva la vittima. «Quello che mi ha lasciato molto perplessa - afferma Amelia Senatore - è stata quella cartella piena di nominativi di pensionati con tanto di indirizzi, anche di persone che conosco. Come hanno fatto ad averli? Poi mi sono ricordata che anche una mia amica, tempo fa, ebbe la stessa visita, ma non ci cascò». I coniugi Senatore hanno avvisato i Vigili urbani, ma dei due truffatori finora nessuna traccia.

Il consiglio dell'assessore

Stanno diventando una vera e propria piaga i tentativi di truffa, spesso riusciti, ai danni di anziani. Molti i casi che si sono registrati recentemente in città. Giuseppe Gigantino, assessore alla Città Sicura, consiglia: «Bisogna tenere sempre a portata di mano i numeri telefonici dei Vigili e Forze dell'Ordine e, nel caso di visite sospette, chiamare senza indugio».