Tu sei qui: Cronaca«Un Castello finito nel dimenticatoio»
Inserito da (admin), lunedì 13 giugno 2011 00:00:00
C’era una volta… - Un Re! - diranno subito i lettori. No, mi spiace, c’era una volta un Castello, o quantomeno c’era il progetto di restauro e riqualificazione del Castello di Sant’Adiutore, il nostro Castello.
Appena l’Amministrazione Gravagnuolo si insediò cominciò ad organizzare il recupero per dare nuova dignità al Castello di Cava, offeso dal recupero pressappochista degli anni ’50 e dall’incuria del tempo e degli uomini. Si trattava di un’operazione non meramente architettonica e di facciata, perciò occorreva preliminarmente un’indagine approfondita e professionale per poter poi dare corso al restauro conservativo.
Per questo nell’estate del 2007, grazie ad un accordo siglato con l’Università di Salerno, Dipartimento di Latinità e Medioevo, e una collaborazione attenta con la Soprintendenza BAPPAAE di Salerno ed Avellino, il nostro Castello fu oggetto di un campo archeologico di scavi. Giovani universitari sotto la guida del Prof. Paolo Peduto, per tutta l’estate, con l’entusiasmo e la curiosità che anima questi cultori dell’antico, scavarono, sudarono, catalogarono, vissero nella nostra città.
Portarono alla luce, nonostante le certe scorribande predatorie degli anni passati, non solamente pezzi di vasellame e ossa di cinghiali e caprioli, ma anche monete antiche, alcune risalenti all’epoca delle crociate; delinearono, oltre le mura, altri spazi che probabilmente erano gli alloggi delle truppe.
Di tutto ciò l’Amministrazione Gravagnuolo diede grande risalto, ad ottobre del 2007, nel convegno “C’era una volta il castello…”. In seguito partirono i lavori per recuperare e restaurare in maniera conservativa due cannoniere (una delle quali in parte crollata) ed un arco. Spesso mi recavo al castello, prima per parlare con gli studenti e con il prof. Peduto, in seguito con gli operai. Respiravo con loro l’entusiasmo e sentivo, soprattutto tra i cavesi, il loro orgoglio mentre mi spiegavano quello che stavano facendo. Decidemmo, allora, come Amministrazione, di appostare ogni anno una somma sul bilancio comunale per poter restaurare, un poco alla volta, il nostro Castello.
Da un anno dei lavori nessuno parla. Ho chiesto il nome dell’assessore, nell’Amministrazione odierna, che dovrebbe interessarsene: non esiste. A nessuno interessa. Nessuno progetta di recuperare il Castello, che è tornato nel dimenticatoio. Anzi, ultimamente si mina anche la tradizione della Festa di Monte Castello.
E mentre Cava è nell’anno dei festeggiamenti del Millennio (a proposito qualcuno per caso se ne è accorto??) il nostro monumento laico più importante è nuovamente abbandonato. Alla faccia del rispetto delle tradizioni.
- E allora? - chiederennao i lettori. Allora: «C’era una volta un progetto per il Castello, e … c’era anche il Castello».
Rossana Lamberti, Già Assessore alla Qualità del Disegno Urbano
Fonte: Il Portico
rank: 10455108
Un brutto episodio di violenza domestica scuote la tranquillità della cittadina di Vietri sul Mare dove, questa mattina, i Carabinieri della locale Stazione hanno eseguito un provvedimento di allontanamento dalla casa familiare nei confronti di un uomo di 35 anni, residente nel comune costiero e già...
Nell'attuare i consueti servizi sul territorio per la prevenzione e la repressione del traffico di sostanze stupefacenti, i finanzieri della Sezione Mobile del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria hanno intercettato un giovane a spasso per le vie di Benevento in sella ad una bicicletta elettrica....
Nella giornata di ieri una squadra di militari della Stazione Soccorso Alpino Guardia di Finanza di Sant'Angelo dei Lombardi, a seguito di attivazione dalla Sala Operativa del Comando Provinciale dei VV.FF. di Avellino, ha eseguito un intervento di soccorso in località Monte Costa, territorio del comune...
Una recente decisione del Consiglio di Stato segna un punto a favore dei Comuni che intendono contrastare l'overtourism con strumenti urbanistici e amministrativi concreti. In particolare, come riportato dal giornalista Andrea Bignardi in un articolo pubblicato su L'Ora, la Settima Sezione del Consiglio...