Tu sei qui: Cronaca‘Un colpo alla testa, poi la morte'
Inserito da (admin), giovedì 19 febbraio 2004 00:00:00
Depositati presso la Procura della Repubblica i risultati della perizia e delle analisi di laboratorio eseguite dal medico legale Zotti sul cadavere di Agnello Carrano, il pensionato morto in seguito alla rissa scoppiata per motivi di parcheggio tra il genero ed uno dei proprietari di una società di rimozione auto. Un tragico evento del novembre scorso, che ha spinto la Procura di Salerno a sottoporre a provvedimento di fermo d'indiziato, per il reato di omicidio preterintenzionale, Giuseppe Donnarumma, 28 anni, residente a Vietri sul Mare. Una ferita alla fronte, un grosso ematoma sullo zigomo ed evidenti segni di colluttazione sul volto: sarebbero questi, stando alle prime indiscrezioni trapelate, i rilievi contenuti nella perizia eseguita dal medico legale Zotti, incaricato dalla Procura di Nocera Inferiore, e consegnata al magistrato Cassaniello. I risultati confermerebbero, così, il quadro venuto fuori dall'esame autoptico e prima ancora dalle cartelle cliniche ospedaliere, che indicavano la presenza di un trauma cranico e di un ematoma sotto durale. Ma non basta. Il magistrato che sta seguendo l'inchiesta, prima di dichiarare chiusa la fase delle indagini, ha avviato una serie di interrogatori. Ad essere ascoltati per prima sarebbero stati i familiari del pensionato ed alcuni testimoni oculari, presenti al momento dell'aggressione davanti ad uno dei negozi che si trovano di fronte al Palazzo Coppola, dove abita la famiglia della figlia di Carrano e dove si svolse la violenta lite. Anche dalla ricostruzione dei testimoni il pm intende raccogliere nuovi elementi. Intanto, l'avvocato Dario Barbirotti, legale di Donnarumma, ha annunciato che il consulente di parte, Raimo, sta esaminando la perizia consegnata alla Procura, data la presenza, a suo dire, di controversie e risultati non del tutto univoci. Nei mesi scorsi Barbirotti aveva presentato istanza di scarcerazione al Tribunale del Riesame, adducendo la presunta incompatibilità tra il regime carcerario e lo stato di salute del giovane. Il ricorso venne rigettato. Al lavoro anche i legali della famiglia Carrano. Gli avvocati Marco ed Alfonso Senatore hanno espresso la loro intenzione di far cambiare l'ipotesi di reato in omicidio volontario. Come si ricorderà, Agnello era intervenuto per proteggere il genero Giovanni Palma dall'aggressione avvenuta davanti alla sua abitazione di Cava.
Fonte: Il Portico
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