Proseguono senza sosta le indagini del Commissariato locale di Polizia sulla banda del Borgo Scacciaventi (nella foto). In queste ore il cerchio si sarebbe stretto attorno ad alcuni personaggi, segnalati dalle stesse vittime dei furti. Con le testimonianze rese agli agenti del Commissariato, alcuni commercianti avrebbero dirottato la pista investigativa su un uomo, indicato come il «borseggiatore», riconosciuto anche grazie al confronto con alcune foto segnaletiche. Si tratterebbe di un volto già noto alle Forze dell'ordine, perché autore di borseggi proprio nella zona presa d'assalto dalla banda. Dunque, stessa zona e stesse vittime: prima il portafoglio, poi la cassa e le vetrine dei negozi. Restano, però, ancora tanti interrogativi. Sembra ormai certo che due o più complici avrebbero aiutato il borseggiatore, come informatori, mentre non trova ancora una spiegazione la totale mancanza di testimoni oculari. Tutti i colpi sono stati messi a segno in pieno giorno, durante l'orario di chiusura pomeridiana, fissata tra le 13.30 e le 16.30. A quell'ora il Borgo, interessato dai lavori di ristrutturazione ai portici, è popolato dalla presenza di cantieri, aperti fino al primo pomeriggio, e di artigiani, impegnati nell'ultimazione di commesse che non seguono gli orari standard dei negozi. Nessuno, però, avrebbe visto o sentito rumori sospetti. In occasione dei tre furti, realizzati a distanza di soli quindici giorni, nessuno dei residenti che abitano ai primi piani dei condomini avrebbe osservato qualche presenza sospetta o, quanto meno, diversa da quelle solite che per lavoro sostano in quella zona. Per ora, gli investigatori restano con le bocche cucite, per non compromettere l'esito delle indagini. Intanto, una precisa divisione di compiti tra gli uomini della volante - presenza ormai fissa nel piccolo perimetro del Borgo Scacciaventi, dove sono stati messi a segno gli ultimi colpi - e la Squadra investigativa, che coordina lo scambio di informazioni, sembra tranquillizzare i commercianti.