La saracinesca forzata, una bomba carta volutamente inserita tra la serranda ed il distributore automatico di sigarette. Dei malviventi che hanno provocato l'esplosione, però, nessuna traccia. È questa la scena di fronte alla quale si è trovata all'alba di ieri la famiglia Criscuolo, proprietaria del «Sale e Tabacchi Profumeria Emily» (a sinistra nella foto), nel centralissimo corso Umberto I, a pochi passi da piazza Duomo. «È stata senza dubbio - afferma il proprietario Vincenzo Criscuolo - un'azione mirata. Infatti, quella bomba carta non è stata lanciata per caso contro la nostra vetrina, ma è stata sistemata accuratamente tra la saracinesca ed il distributore per farlo saltare in aria». Sono da poco trascorse le quattro di mattina, quando una pattuglia della Polizia locale viene allertata dal pronto intervento. L'auto della radiomobile si ferma: il bagliore delle fiamme illumina a giorno il portico sotto il quale è ubicato il negozio. Partono gli accertamenti. Vengono esaminati i frammenti di materiale esplosivo che gli agenti ritrovano davanti alla porta d'ingresso. Cospicuo il bilancio dei danni: il distributore automatico distrutto e la vetrina laterale ridotta in frantumi, l'illuminazione saltata ed i lucchetti della saracinesca forzati. «Non è la prima volta. Già in passato - spiega il proprietario - hanno cercato più volte di manomettere il distributore delle sigarette e di forzare la saracinesca. Si tratta di vandali, che hanno agito con un piano preciso. Anche altri negozi del circondario sono stati colpiti». Alle 9.30 le segnalazioni dei commercianti riportano la pattuglia della Polizia in quell'angolo del Corso, a ridosso con piazza Duomo: «Le nostre vetrine sono state danneggiate». Una volta sul posto, gli agenti eseguono altri rilievi ed ascoltano le testimonianze dei proprietari. Si contano, così, altri danni. La vetrina della boutique «Bla Bla» è stata colpita in più parti, forse da colpi di petardo, ma anche la porta d'ingresso, in particolare all'altezza del lucchetto che combacia con una grata di pietra, è stata manomessa. Qualche metro prima, la sala giochi «Macumba» conserva i segni della notte brava: vetri e saracinesca danneggiati. «La nostra volante è giunta sul luogo dello scoppio - spiega il vicequestore Sebastiano Coppola - pochi attimi dopo l'esplosione. È evidente, visti gli elementi a nostra disposizione, che si tratti dell'opera di balordi, che non hanno niente di meglio da fare che salutare il nuovo anno "divertendosi" a far saltare in aria vetrine e cassonetti dell'immondizia».