Sta diventando la nuova zona industriale della città, quella sviluppatasi nel nord est della Vallata e che si affaccia su un unica direttrice stradale: via Arti e Mestieri. Ma proprio l'insediamento di nuove fabbriche o l'allargamento di quelle già esistenti, con la costruzione di grandi capannoni, sta causando non pochi problemi ai residenti. Dal nuovo ponte di Pregiato fino all'ex bruciatore di Santa Lucia, una lunga striscia d'asfalto collega vecchie e nuove industrie e, con esse, tutto il traffico pesante. «Le nostre abitazioni - afferma Claudio Fanciullo - tremano in continuazione e temiamo per la loro staticità nel tempo, per non parlare della sede stradale ridotta ad un colabrodo». Una convivenza difficile tra abitazioni, campi coltivati e fabbriche, con l'aggravante dell'attraversamento aereo della zona da parte dei cavi dell'alta tensione e della vicinanza della fogna a cielo aperto della Cavaiola. Una sommatoria di fonti inquinanti che allarmano i residenti. «Chiediamo che ci sia un piano per cercare di trovare una soluzione - continua Fanciullo - ad una tale concentrazione di condizioni non certo positive per la salute, e che, almeno nell'immediato, si provveda alla sistemazione della strada, che oltretutto è diventata una pista di Formula 1, dove si corre senza ostacoli né controlli».