L'aggressione a due Vigili da parte di un uomo che, in stato di ubriachezza, stava picchiando la moglie, ha riacceso le polemiche sulla sicurezza degli agenti della Polizia Locale e dei mezzi in dotazione. «Abbiamo chiesto l'intervento del prefetto - afferma Vincenzo Della Rocca, segretario provianciale Sulpm - perché da tempo lamentiamo le gravi condizioni esistenti nel parco auto in dotazione al Comando della Polizia Locale». Sabato scorso, verso le 17.15, una pattuglia dei Vigili Urbani, mentre era in via Gramsci, si è trovata a dover intervenire per fermare un uomo che stava picchiando in strada la propria moglie, alla presenza dei due figli minori terrorizzati. La furia di Pasqualino Sansalone, aiutato anche da un suo amico, era tale che, in attesa che arrivassero gli aiuti chiamati via radio, si è abbattuta anche sui due agenti. Uno di loro ha dovuto ricorrere al Pronto Soccorso, con una prognosi di 7 giorni. L'aggressore di 37 anni, nativo di Locri e residente con la famiglia nei prefabbricati di via Ido Longo, è stato poi bloccato, arrestato e condotto a Fuorni. «Sebbene il Comando si sia dotato di 5 nuove autovetture - aggiunge Della Rocca - raramente vengono utilizzate, mentre quelle intervenute in via Gramsci erano tutte sprovviste del sistema di allarme sonoro, che ha causato un tardivo intervento di soccorso, oltre che seri pericoli alla circolazione stradale. Per questi motivi gli agenti rifiuteranno di utilizzare auto non a norma». Chiesta, inoltre, anche la dotazione di ulteriori strumenti di difesa, come manganelli e spray irritanti. «Le auto saranno riparate al più presto - risponde il comandante Giuseppe Ferrara - Sono anche d'accordo sulla dotazione di mezzi di sicurezza, che però rientrino nelle norme in vigore».