Sono stati arrestati i tre giovani di Cava de' Tirreni che il 21 giugno scorso avevano aggredito un uomo in pieno centro malmenandolo e strappandogli di dosso la maglietta con il logo della Salernitana. Un fatto che ha fatto scalpore e questa mattina, personale del Settore Anticrimine del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Cava de' Tirreni, diretto dal Vice Questore Aggiunto Marzia Morricone, ha proceduto a dare esecuzione all'ordinanza di applicazione dellamisura degli arresti domiciliari, emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Nocera Inferiore, dottor Alfonso Scermino, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore, dottoressa Valeria Vinci, nei confronti di L.G. di 28 anni, C.V. di 22 e C.E. di 19 anni, tutti residenti a Cava de' Tirreni, autori della rapina e lesioni, ai danni di un ignaro cittadino ritenuto di opposta tifoseria.

Il provvedimento è frutto di un'articolata attività di indagine condotta dal Commissariato di Cava de' Tirreni, avviata dopo il grave fatto criminoso avvenuto in pieno centro cittadino, allorquando i tre soggetti oggi tratti in arresto, appartenenti a un gruppo ultras della Cavese, avevano notato un uomo, un 50enne camionista, mentre era intento a effettuare alcuni acquisti, che indossava una maglia riportante sul petto il logo della Salernitana, squasra da sempre ritenuta rivale dagli aquilotti.

Nello specifico i tre soggetti dopo aver atteso che il malcapitato uscisse dall'esercizio commerciale, iniziavano a minacciarlo per farsi consegnare la maglia, in quanto non poteva indossarla perché l'uomo si trovava a Cava de' Tirreni, un affronto per la tifoseria cavese.

Pertanto, senza neanche dare alla vittima la possibilità di replicare, l'hanno aggredita selvaggiamente con calci e pugni, strappandogli la maglia da dosso e lasciandola a dorso nudo. Poi, col ritenuto "trofeo", i tre si sono dati alla fuga.

Erano state le telecamere di vidosorveglianza installate poco distante, a filmare il tutto.

Il giornalista Carmine Benincasa ne ha realizzato un servizio giornalistico per Fanpage (video in basso)